“La decisione della BCE di iniziare il percorso di discesa del tasso di sconto, con il taglio di 0,25 punti base, coglie le aspettative dei nostri imprenditori i cui investimenti, soprattutto per affrontare le transizioni green e digitale, sono frenati dall’alto costo del denaro con un forte calo registrato nel 2023. Basti dire che, per le micro e piccole imprese, il caro-tassi, tra giugno 2022 e febbraio 2024, ha provocato 8,9 miliardi di maggiori oneri finanziari e, a marzo 2024, un calo dei prestiti dell’8,2%”.
E quanto dichiara il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, commentando il taglio dei tassi da parte della Bce.
“Il dato dell’aumento di occupazione – aggiunge Granelli – non ha trovato altrettanto slancio sul fronte degli investimenti privati, rimasti stagnanti ormai da tempo. E’ il segnale che le imprese hanno scaldato i motori, ridefinendo gli organici aziendali per affrontare una crescita evidentemente attesa, ma, al contempo, hanno rallentato sul fronte degli investimenti in attesa di un segnale di rientro dei tassi di interesse e di stabilizzazione del mercato finanziario”.
“L’intervento della Banca Centrale Europea – sottolinea ancora Granelli – è di lieve entità, ma ci aspettiamo possa avviare una progressiva, ancorchè prudente, discesa dei tassi per accompagnare il sistema produttivo e restituire fiducia ai mercati. Ci attendono molti appuntamenti per rilanciare gli investimenti da parte delle imprese: dall’avvio del programma Transizione 5.0 alla implementazione a tappe forzate del PNRR”.