Il nuovo Regolamento che disciplina l’accesso e l’esercizio della professione di guida turistica ha istituito un albo nazionale delle guide turistiche e disciplina l’esame di accesso alla professione.
L’esame di abilitazione sarà indetto almeno una volta l’anno dal Ministero del Turismo. E’ inoltre previsto un obbligo di formazione continua per tutte le guide turistiche iscritte all’elenco nazionale, le quali dovranno frequentare corsi di formazione ogni tre anni, per un minimo di cinquanta ore.
I cittadini dell’Unione Europea e di altri Stati che possiedono qualifiche professionali riconosciute potranno esercitare la professione di guida turistica in Italia previa prova attitudinale. Sarà obbligatorio esporre il tesserino di riconoscimento durante l’esercizio della professione e fornire informazioni trasparenti sui costi dei servizi. Sono previste sanzioni fino a 15.000 euro per chi svolge la professione senza abilitazione o senza rispettare le norme previste. Il regolamento non si applicherà alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome, che si sono opposte alla riforma rivendicando la propria autonomia nella materia.
Confartigianato Cluster Turismo, pur apprezzando lo sforzo di creare una disciplina organica di questa professione e in questo riconoscendo l’impegno del Ministero del Turismo che ha raccolto le sollecitazioni della Commissione Europea, auspica maggiore attenzione alla professionalità delle guide, che sono le ambasciatrici del nostro paese agli occhi dei turisti. Confartigianato, anche nel caso di questo regolamento attuativo, come già per la legge n. 190/2023 che disciplina la professione di guida turistica, esprime perplessità sia per le scelte che dequalificano la figura professionale della guida turistica che per il caos normativo che si crea tra le differenti regioni dove si avranno regimi diversi. Secondo Confartigianato, l’eliminazione della specializzazione regionale obbligatoria e il non aver accolto la laurea triennale come requisito minimo per l’accesso all’esame, preferendo il diploma di maturità come titolo di studio minimo per accedere alla professione, dequalificheranno la professionalità delle future guide turistiche.