PROMOZIONE: progetto “Cs Market alla scoperta dei chiostri della città”
E’ in programmazione domenica 12 maggio 2024, nel complesso di Sant’Agostino che ospita il Museo civico dei Brettii e degli Enotri, la prima edizione del progetto “Cs Market alla scoperta dei chiostri della città” di Cosenza.
L’iniziativa coinvolgerà successivamente anche altri Chiostri della nostra bella città che ne conta in totale 13.
“Cs Market alla scoperta dei chiostri della città” vuole essere un inno alla conoscenza di luoghi di interesse storico – culturale e allo stesso tempo favorire l’economia del territorio.
La presenza di eccellenze locali, con il contestuale arrivo di espositori da altre regioni d’Italia, costituirà un’attrattiva anche da un punto di vista turistico.
Il progetto di Cs centro storico Market intende distinguersi innanzitutto per le eccellenze artigianali del territorio e non solo che coinvolgerà, grazie anche alla collaborazione con Confartigianato, ma soprattutto per lo scopo culturale, facendo conoscere tutte le bellezze del centro storico.
Ogni espositore dovrà provvedere autonomamente all’ allestimento dello spazio espositivo con stand, manichini o un tavolo con le misure massime di 90 x 180 con copertura chiara (bianca, beige).
Per info e prenotazioni da comunicare entro il giorno 3 maggio 2024 inviare un messaggio whatsapp al seguente numero di Confartigianato: 351/5089099.
EUROPA: Dall’Europarlamento sì a revisione norme su ritardi pagamento, in attesa della posizione degli Stati membri
Il Parlamento europeo, in Seduta plenaria a Strasburgo, ha adottato il 23 aprile a larga maggioranza la propria posizione sulla Proposta di regolamento relativo ai ritardi di pagamento. I deputati europei hanno approvato la relazione della Commissione Parlamentare Mercato interno che mantiene, secondo Confartigianato Imprese, i punti fondamentali della proposta della Commissione europea. Sono state, invece, respinte le richieste di rinvio del voto insieme agli emendamenti che miravano ad indebolire le norme a tutela delle micro e PMI.
I termini di pagamento diventano chiari, eliminando la clausola del termine “gravemente iniquo” che si era dimostrata inefficace nel prevenire gli abusi da parte delle imprese di grandi dimensioni. Rimangono poi le tutele per le micro e PMI negli appalti pubblici, che la Confederazione ha da sempre difeso, soprattutto per le opportunità che il settore offre nel contesto del PNRR.
Infine, resta anche la disposizione che obbliga gli Stati membri a designare un’autorità di contrasto, in grado di combattere gli squilibri contrattuali a danno delle imprese più piccole, alleviandole dai costi e dai ritardi dei ricorsi alla giustizia.
Gli eurodeputati hanno poi confermato la scelta della Commissione europea di avere un regolamento, anziché una direttiva. Si tratta di una scelta di fondamentale importanza, perché il regolamento è direttamente ed immediatamente applicabile in tutti gli Stati membri.
L’Unione europea potrebbe quindi avere una normativa comune e uguale per tutti, superando le differenze applicative della attuale direttiva che avevano reso le imprese di alcuni Stati membri in posizione di maggiore competitività rispetto a quelle di altri Paesi.
“Il voto del Parlamento europeo – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – rappresenta una tappa importante di questo iter complesso, nel quale Confartigianato Imprese si è dovuta confrontare con l’enorme diversità di interessi in gioco, aggravata poi dalle differenze normative tra i vari Stati membri. Il testo è frutto di un compromesso assai delicato, che ha in parte allentato la proposta iniziale della Commissione europea. Tuttavia, crediamo che oggi si è dato un messaggio politico importante: servono misure serie ed efficaci per riportare le micro e PMI ad investire e a generare ricchezza, in termini economici e sociali”.
Se è vero che molti Paesi hanno già fatto sapere la loro contrarietà a certi punti del testo, l’approvazione di oggi al Parlamento europeo, per niente scontata, sarà un elemento che gli Stati membri dovranno tenere in considerazione durante i propri lavori al Consiglio. Una volta che anche quest’ultimo avrà adottato la sua posizione, potranno cominciare i negoziati per la definizione del testo finale.
PROMOZIONE: AZIENDE STORICHE
Confartigianato Imprese Cosenza, in collaborazione con un importante quotidiano avvia la promozione delle aziende storiche di terza e di seconda generazione che si racconteranno in un inserto dedicato.
Se possiedi i requisiti richiesti e se desideri raccontare la tua impresa candidati inviando un messaggio whatsapp al seguente numero di Confartigianato: 351/5089099.
EUROPA – Confartigianato a Bruxelles promuove il tema delle competenze
Il 18 aprile Confartigianato Imprese in collaborazione con il Gruppo di Iniziativa Italiana ha promosso a Bruxelles l’evento “Anno Europeo delle competenze: riqualificazione della forza lavoro alla luce della doppia transizione”.
I lavori sono stati aperti dall’Ambasciatrice italiana presso il Regno del Belgio Federica Favi, che ha sottolineato l’importanza di continuare ad investire nell’educazione, creando sinergie con le imprese per favorire lo sviluppo delle giuste competenze, capaci di creare nuove opportunità per le imprese italiane non solo in Italia ma anche con le controparti internazionali.
In apertura è intervenuto anche Stefano Verrecchia, Rappresentante Permanente Aggiunto della Rappresentanza Permanente dell’Italia presso l’Unione Europea, che ha ribadito l’importanza di reperire manodopera con le giuste competenze soprattutto per le piccole e medie imprese. Per non perdere competitività – ha sottolineato- è importante continuare ad investire sulle competenze e sulla mobilità, utilizzando strumenti nazionali ed europei, e aumentando la collaborazione con l’Unione Europea su questi temi.
I rappresentanti della Commissione Europea, del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) e del CEDEFOP (Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale) hanno in seguito evidenziato come l’Anno Europeo delle competenze ha rappresentato un momento cruciale per identificare le esigenze di competenze in Europa e promuovere l’aggiornamento e la riqualificazione dei lavoratori, al fine di trovare modi nuovi e innovativi per aumentare l’attrattività dell’istruzione e della formazione professionale e dell’apprendimento permanente per tutti, giovani e adulti. La mancanza di competenze rappresenta un ostacolo alla mobilità e all’integrazione nel mercato del lavoro; per questo è stata sottolineata la necessità di promuovere una cultura che valorizzi le competenze, agevolando innanzitutto le imprese che vogliono investire nella formazione.
Nel panel dedicato alle imprese, per Confartigianato è intervenuto Andrea Navarini, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Trento. Navarini porta avanti l’antica tradizione familiare della lavorazione artigianale del rame, fondendo le antiche tecniche con le moderne tecnologie e le attuali richieste del mercato, con l’ambizione di rendere il suo lavoro e i suoi prodotti appetibili per il mercato globale. Nel suo intervento, Navarini ha parlato della sua esperienza di giovane imprenditore impiegato in un settore tradizionale e delle sfide legate al passaggio generazionale, tra le quali la necessità di innovare i processi produttivi all’interno della propria azienda creando nuove competenze.
L’evento si è svolto durante gli ultimi mesi dell’Anno europeo delle competenze, inaugurato dalla Commissione europea a marzo 2023 con lo scopo di dare nuovo slancio a temi e politiche chiave per lo sviluppo dell’UE quali l’apprendimento permanente e la riqualificazione dei lavoratori. In questo ambito, Confartigianato Imprese ha promosso diverse iniziative ed eventi a livello nazionale e sul territorio, che sono stati inseriti dalla Commissione Europea nel portale web dedicato.
AUTOTRASPORTO: Su vertenza tra BRT e Unatras avviato tavolo di confronto per tutela fornitori
A fronte delle pressanti richieste avanzate dal Coordinamento unitario delle associazioni dell’autotrasporto UNATRAS, per il tramite dell’associazione FEDIT, è stato formalmente avviato il tavolo di confronto nazionale sul processo di riorganizzazione dei fornitori avviato dal corriere BRT Spa.
Dopo aver manifestato il grave stato di disagio che stanno vivendo centinaia di padroncini fornitori di BRT a seguito del recesso unilaterale dei contratti in essere, UNATRAS, presente con una delegazione guidata dal Segretario generale di Unatras e Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti Sergio Lo Monte, ha richiesto informazioni dettagliate ai vertici BRT sulle azioni che sta mettendo in campo, lamentando un approccio poco trasparente e senza preventivo coinvolgimento informativo degli operatori dell’autotrasporto. Infatti, in varie parti d’Italia, i fornitori che in questi anni hanno prestato servizio per l’azienda spesso in monocommittenza e investendo risorse sul rinnovo dei mezzi, rischiano di trovarsi in estrema difficoltà senza più un lavoro dall’oggi al domani.
In rappresentanza di BRT, il CEO Stefania Pezzetti ed un gruppo di manager, confermando la totale disponibilità ad un dialogo costante con UNATRAS, hanno tenuto a rassicurare che non ci sarà alcuna ripercussione sociale e che c’è la volontà di garantire tutti i fornitori coinvolti vagliando le soluzioni possibili, fermi restando i vincoli imposte dal piano concordato con il Tribunale di Milano.
Nello specifico, pur ribadendo la regolarità e correttezza della posizione assunta con la riorganizzazione interna, i vertici BRT hanno convenuto sulla richiesta di: aprire subito un tavolo di confronto tecnico che possa valutare – entro un periodo ragionevole – tutte le opzioni concretamente disponibili rispetto alle diverse esigenze manifestate; sospendere – in attesa della conclusione dei lavori del costituendo tavolo tecnico – l’invio di ulteriori comunicazioni di recesso a quei Fornitori che non presentino evidenti rilievi di compliance e/o che non operino all’interno di filiali nelle quali è già stato avviato un processo di consolidamento.
BRT si impegna inoltre a continuare a garantire la massima qualità possibile di servizio, avendo come obiettivo lo sviluppo virtuoso e sostenibile del business, in attuazione di una politica aziendale improntata ai valori di trasparenza, integrità e rispetto delle norme a tutela dei lavoratori.
BRT Spa FEDIT e UNATRAS confidano di portare avanti interlocuzioni corrette e stabili, operando nello spirito di fattiva collaborazione.
EVENTI: PREMIO MAESTRI D’ECCELLENZA
Il premio che celebra l’eccellenza della manifattura in Italia.
Organizzato da LVMH in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana, Confartigianato Imprese e per quest’anno con la Maison Loro Piana, si rivolge a professionisti ed imprese italiane appartenenti a tre diverse categorie.
Il premio Maestri d’Eccellenza ricorre ogni anno. Le candidature sono aperte dal 21 febbraio al 15 maggio 2024.
Riservato ad artigiani del settore Tessile, Abbigliamento, Pelletteria, Calzatura, Sartoria, Occhialeria, Gioielleria, componenti del prodotto moda, Arredo e complementi di arredo, il premio Maestri d’Eccellenza dà valore alla creatività, alla qualità, all’originalità, alla prospettiva di sviluppo e alla capacità di questi artigiani di trasmettere il proprio mestiere.
Per info e assistenza telefonare al numero unico provinciale: 0984/73955.
FISCALE: CREDITI “TRANSIZIONE 4.0” COME COMPILARE LE DELEGHE F24 DOPO I CHIARIMENTI DELL’AGENZIA CONTENUTI NELLA RISOLUZIONE N. 19/2024
Con risoluzione n. 19 del 12 aprile 2024 l’Agenzia delle entrate ha sospeso l’utilizzo del codice tributo 6936 nel caso in cui l’”anno di riferimento” indicato sulla delega di pagamento corrisponda a “2023” o “2024”. Tale sospensione è la diretta conseguenza dell’articolo 6 del D.L. n. 39/2024. Successivamente l’Agenzia con una faq del 16 aprile 2024 è intervenuta sul tema con alcune precisazioni.
Con la richiamata risoluzione, in attesa del decreto direttoriale del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che deve stabilire modalità e termini della comunicazione preventiva – introdotta dal richiamato articolo 6 – che le imprese devono inviare per fruire di determinati bonus riferiti agli anni 2023 e 2024, l’Agenzia ha sospeso temporaneamente l’utilizzo in compensazione di alcuni crediti per investimenti in beni strumentali nuovi.
L’Agenzia con una successiva faq ha precisato che il citato codice è utilizzabile anche per la fruizione di crediti non interessati dal blocco ed in particolare per quelli previsti dall’articolo 1, commi 1056 e 1057, della legge n. 178/2020. Il blocco riguarda, infatti, solo gli investimenti effettuati ai sensi del comma 1057-bis per i quali va sempre utilizzato il medesimo codice tributo. Pertanto, i tax credit non oggetto di blocco concernono gli investimenti in beni strumentali nuovi, effettuati:
- dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione – comma 1056);
- dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 novembre 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione – comma 1057).
La faq ha chiarito che se l’interconnessione del bene strumentale il cui investimento risulta effettuato ai sensi dei commi 1056 e 1057 è avvenuta negli anni 2023 o 2024, è possibile utilizzare il credito in compensazione (codice tributo 6936) indicando, quale anno di riferimento, l’anno in cui è iniziato l’investimento, a prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o da quello di interconnessione del bene strumentale. Pertanto, ad esempio, per un credito maturato ai sensi del comma 1057, relativo a un investimento effettuato nel 2022 e interconnesso nel 2023, nel modello F24, per superare il blocco della delega, dovrà essere indicato l’anno di riferimento “2022”.
Fermi restando i citati chiarimenti, per la compilazione delle deleghe F24 è necessario raccordare i chiarimenti forniti con la citata faq con le indicazioni “a regime” già in essere.
In particolare:
per i beni acquisiti, negli anni precedenti il 2023 (investimenti effettuati ai sensi dei commi 1056 e 1057, art. 1, legge 30 dicembre 2020, n. 178), per i quali non opera il blocco delle compensazioni, anche se interconnessi nel 2023 o successivamente va indicato sul modello F24, per gli utilizzi effettuati dopo l’entrata in vigore del D.L. n. 39/2024, come “anno di riferimento” quello di acquisizione del bene e non quello in cui è avvenuta l’interconnessione. Come conseguenza si avrà che per gli utilizzi di un credito relativo al medesimo bene, saranno presenti deleghe con anni di riferimento diversi: sino al D.L. n. 39/2024 l’anno di riferimento è quello di interconnessione, successivamente è quello di effettuazione dell’investimento. Anno di riferimento che resta “ancorato” all’anno “canonico” di effettuazione dell’investimento anche nel caso in cui il bene sia consegnato l’anno successivo (entro un determinato termine) purché sia stato versato il 20% dell’acconto entro la fine dell’anno previsto dalla norma. Esempio, bene acquisito ai sensi del comma 1057, acconto versato entro il 31 dicembre 2022, consegna del bene entro il 30 novembre 2023, anche in tal caso in delega va indicato come anno di riferimento il “2022” indipendentemente da quando è intervenuta l’interconnessione;
per i beni acquisiti dal 2023 (investimenti effettuati ai sensi del comma 1057-bis) si continua ad indicare come anno di riferimento quello in cui è avvenuta l’interconnessione, in sostanza, si applicano le regole già note.