Il Parlamento europeo ha approvato il testo del regolamento per le indicazioni geografiche dei prodotti artigianali ed industriali, il cosiddetto Regolamento IG No food, nella versione definita nel corso dei negoziati interistituzionali con il Consiglio dell’Unione europea dello scorso 2 maggio. Un lungo iter di approvazione, iniziato nel febbraio 2022 con la pubblicazione della proposta della Commissione europea, per un pacchetto di norme che le piccole imprese italiane aspettavano da anni e che l’Ufficio Affari Europei di Confartigianato, in pieno coordinamento con i colleghi delle categorie interessate, ha contribuito a definire in ogni tappa del processo legislativo, con l’obiettivo di garantire il miglior grado di tutela delle nostre eccellenze artigiane e del loro legame con il territorio.
“Si tratta di un’altra, significativa tappa della nostra battaglia per valorizzare l’identità delle produzioni artigiane che caratterizzano la multiforme cultura produttiva dell’Italia”. Così il Presidente di Confartigianato Marco Granelli commenta la decisione dell’Europarlamento “che ha colto la necessità di riconoscere la biodiversità del nostro sistema imprenditoriale e dell’ecosistema territoriale in cui le aziende operano”.
Oltre a costituire un primo punto fermo nell’impegno dell’Unione per la promozione e la difesa dell’artigianato locale, il futuro regolamento mantiene la differenza tra prodotto artigianale ed industriale, in linea con la legislazione italiana. Inoltre, i co-decisori europei hanno posto il giusto accento sul legame con il territorio: questo, infatti, costituisce sia un requisito che un obiettivo dell’indicazione geografica. Grazie all’azione di Confartigianato, il tema è stato posto al centro delle disposizioni, vincolando tra l’altro la Commissione europea a tenerlo in debita considerazione quando, tra cinque anni, valuterà i risultati del regolamento.