FISCALE: PROROGATA LA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI DEFINIZIONE DEI RUOLI SCADUTA IL 30 APRILE 2023
La proroga dei termini per la definizione dei ruoli, dapprima anticipata con il comunicato stampa 20 aprile 2023 n. 66 del Ministero dell’Economia e delle finanze, è stata ufficializzata dall’art. 4 del D.L. n. 51 del 2023.
A seguito della proroga, il termine per presentare la domanda di rottamazione dei ruoli, originariamente fissato al 30 aprile 2023, è ora posticipato al 30 giugno. Sul tema si ricorda che la Confederazione aveva promosso la presentazione di un emendamento al D.L. n. 34 del 2023 di contenuto uguale a quello del citato art. 4.
Conseguentemente, sono stati opportunamente prorogati tutti i termini strettamente collegati alla predetta data di presentazione dell’istanza, tra cui quello entro il quale l’agente della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la citata dichiarazione l’ammontare complessivo di quanto dovuto per la definizione, che viene stabilito al 30 settembre 2023 (in luogo del 30 giugno 2023); nonché il termine di versamento in unica soluzione e della prima rata in caso di scelta per la modalità di pagamento rateizzata, fissando la nuova scadenza al 31 ottobre 2023 (in luogo del 31 luglio).
Rimangono invariati il termine di versamento della seconda rata, fissato al 30 novembre 2023, come pure delle successive scadenze fissate al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024 fino ad esaurimento del piano di rateizzazione scelto.
MODA: MIAMILANO COLLECTIVE SHOWROOM & SHOWCASE EVENT –
CAMERA SHOWROOM MILANO organizza, durante la prossima Fashion Week milanese “MIAMILANO”, il nuovo evento “collective showroom” e “showcase” che si terrà dal 18 al 20 giugno 2023 (giorno di allestimento 17 giugno 20232) nella prestigiosa sede di Palazzo Giureconsulti, in Piazza dei Mercanti 2 (angolo Piazza Duomo).
MIAMILANO è un evento vetrina aperto a buyer, stampa e professionisti del settore moda e dedicato alle pre-collezioni sia d’abbigliamento che scarpe o accessori donna della Primavera-Estate 2024.
MIAMILANO avrà la durata di 3 giorni ed è stata pensata per diventare un grande happening della moda. Un evento di comunicazione per poter dare visibilità, sostegno e supporto ai brand artigiani. Sono previste diverse tavole rotonde, che saranno dedicate alle ultime tendenze, ai messaggi legati all’eco-sostenibilità della nostra filiera ed al ruolo sempre più importante della digitalizzazione.
Grazie alla partnership di Confartigianato con CSM, 10 aziende del Sistema moda di Confartigianato potranno partecipare a MIAMILANO con una scontistica dedicata pari a € 1000 IVA inclusa. Le aziende interessate, dovranno inviare la scheda di preadesione entro il 25 maggio 2023.
Il comitato tecnico di CSM selezionerà le aziende sulla base dei requisiti e tenendo conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande. Le imprese selezionate riceveranno direttamente dal Comitato tecnico di CSM una comunicazione sull’ammissione o meno della domanda di partecipazione.
Per ricevere la scheda di prenotazione inviare una mail su: promozione@confartigianatocosenza.it.
FISCALE: LEGGE DELEGA DI RIFORMA DEL SISTEMA FISCALE
Il Disegno di legge delega sulla riforma fiscale contiene le premesse per costruire un fisco più semplice, orientato alla crescita, a misura di piccole imprese. È il giudizio espresso dalla Confederazione nel corso dell’audizione alla Commissione Finanze della Camera.
Tra i principi di delega trovano spazio molte aspettative che Confartigianato ha segnalato da tempo per migliorare l’efficienza dei tributi e riequilibrare il rapporto fra contribuenti e Amministrazione finanziaria all’insegna di una maggiore equità.
Positiva la valutazione sui criteri direttivi generali della riforma che puntano sulla crescita, che nel nostro Paese è, da decenni, inferiore alla media europea, e sulla semplificazione, quanto mai necessaria per il sistema tributario italiano che è tra i più complicati nei Paesi Ocse e che costringe gli imprenditori a sprecare 238 ore l’anno per occuparsi degli adempimenti burocratici fiscali.
In particolare, Confartigianato apprezza, fra i principi di delega, la possibilità di equiparare la no tax area delle persone fisiche indipendentemente dalla tipologia di reddito, la previsione di un regime opzionale di tassazione ad aliquota proporzionale allineata a quella dell’IRES per i redditi di imprese individuali e società di persone, il graduale superamento dell’IRAP, con priorità per le società di persone.
Positivo il giudizio anche sulla possibilità di introdurre, per le piccole imprese, il concordato preventivo biennale, che va costruito partendo dal risultato degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, con gli obiettivi di favorire l’emersione di materia imponibile, consentire al contribuente di rendere certa la propria posizione tributaria, stabilizzare il gettito che affluisce alle casse dello Stato.
Infine, anche la previsione di una flat tax sugli incrementi di reddito può essere un valido ausilio per fornire un impulso alla creazione di ricchezza.
DONNE IMPRESA: ASSEMBLEA REGIONALE – RICADI 5 E 6 GIUGNO
il 5 e 6 giugno p.v., si svolgerà a Ricadi (VV), presso la struttura Hotel Baia del Capo, l’Assemblea regionale di Donne Impresa della Confartigianato Imprese Calabria alla quale sono invitati a partecipare i componenti dei movimenti costituiti a livello territoriale e le imprenditrici associate.
Con preghiamo di mettere in agenda questo importante appuntamento, al quale sarà presente la Presidente Nazionale del movimento Donne Impresa di Confartigianato, Daniela Biolatto.
Seguirà circolare dettagliata con il programma dell’evento e le modalità di adesione.
Per info e assistenza inviare una mail al seguente indirizzo: promozione@confartigianatocosenza.it
ELABORAZIONE FLASH: Il peso della burocrazia: alcune evidenze
La semplificazione è strategica per l’Italia, al 1° posto tra i 27 paesi Ue per imprese esposte alla burocrazia, ma al penultimo posto in Europa per fiducia nella Pubblica amministrazione. Un caso di ipertrofia normativa: l’analisi della Direzione Politiche Fiscali di Confartigianato delinea una ragnatela burocratica di 248 interventi su detrazioni fiscali edilizie e superbonus: nell’ultimo anno 1 modifica normativa ogni 17 giorni. Bassa intensità della relazione digitale con la PA, Italia al 25° posto in Ue a 27. Nell’era digitale crescono le code agli sportelli comunali dell’anagrafe: una analisi per regione evidenzia una maggiore dinamicità nel Mezzogiorno. Il 54,3% del tempo per attuare un’opera pubblica è occupato dai tempi di attraversamento: la burocrazia pesa su ritardi del PNRR
Il peso della burocrazia, un confronto internazionale
L’analisi dei dati di una recente rilevazione della Commissione europea1 evidenzia che nel 2022 la complessità delle procedure amministrative è un problema per l’82,0% delle imprese italiane, 15 punti superiore alla media Ue a 27. Per questo indicatore l’Italia si colloca al 3° posto in Ue, dietro a Francia (86%) e Grecia (83%), ma ampiamente distante da Spagna (65%) e Germania (60%). Analoga gravosità è rappresentata dalla ipertrofia legislativa: legislazione e politiche in continuo cambiamento è un problema per l’81% delle imprese italiane, venti punti superiore al 61% della media Ue. Per il 57% delle imprese rappresentano un problema le normative restrittive in materia di lavoro, superiore di 13 punti al 44% della media Ue. Le aliquote fiscali rappresentano un problema per l’82% delle imprese, 21 punti in più del 61% della media Ue, mentre le normative restrittive in materia di lavoro impattano negativamente sul 57% delle imprese, 13 punti sopra al 44% della media europea.
MEDIA – A scuola di made in Italy: Spirito Artigiano sulle sfide della formazione
La nuova edizione di Spirito Artigiano affronta uno dei temi cruciali per il futuro del made in Italy: la scuola e il sistema della formazione.
L’argomento è tornato alla ribalta con la proposta lanciata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di istituire un liceo del made in Italy.
Un’idea promossa a pieni voti dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli. Intervistato da Federico Di Bisceglie, Granelli sottolinea :“Porre attenzione su un percorso formativo dedicato al Made in Italy significa dare valore non solo alle nostre produzioni, ma anche al nostro modo di produrre valore e significa dare opportunità di lavoro di qualità ai nostri giovani”. E sulla formazione tecnica: “Una recente elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato evidenzia che le entrate previste con titolo secondario tecnico, qualifica o diploma professionale caratterizzano il 63,2% della domanda di lavoro delle imprese”.
La formazione è essenziale per il mestiere artigiano per eccellenza come quello del sarto. Lo spiega Gaetano Aloisio, Presidente di Confartigianato Sarti del Lazio e Presidente dell’Accademia nazionale dei Sartori, una delle più prestigiose e antiche scuole di arte sartoriale, istituita nel 1575. Per Aloisio “bisogna agire in fretta: mondo dell’istruzione e del lavoro, delle associazioni di settore e delle istituzioni devono pensare immediatamente a come collaborare per dare una risposta forte e unica al mercato globale. Per far sì che la sartoria italiana sia sempre di più il punto di riferimento mondiale, la scuola di tutte le scuole”.
L’importanza di rilanciare la formazione tecnico-professionale per dare futuro al made in Italy è al centro dell’intervista al Professor Giuseppe Bertagna, ordinario di pedagogia generale all’università di Bergamo. Bertagna si scaglia contro le mancate riforme che hanno impedito al sistema della formazione di aderire alle reali esigenze delle aziende e di un mercato in evoluzione.
Opinione condivisa da Franco Amicucci, sociologo e formatore, il quale stigmatizza i pregiudizi culturali che negli ultimi decenni hanno mantenuto separate le scuole umanistiche e le scuole tecniche. Una distanza che non ha più senso, perché i nuovi lavori spinti dall’innovazione tecnologica richiedono una nuova visione, nuove competenze multidisciplinari, un nuovo mindset.
Giovanni Boccia, direttore della Fondazione Germozzi, è sulla stessa lunghezza d’onda nel ritenere che “il mondo delle imprese a Valore Artigiano richiede un sistema di competenze complesse” e quindi “è quanto mai necessario uscire da questa contrapposta palude ideologica: conoscenze versus competenze e cultura umanistica versus cultura scientifica e tecnologica.” Perchè “nei fatti, la formazione del ragazzo-cittadino che si affaccia nel mondo del lavoro dovesse essere composta da un bagaglio di saperi più articolato”.
La liberazione dai vecchi stereotipi formativi è al centro dell’analisi di Vincenzo Cristallo, professore di disegno industriale all’Università La Sapienza di Roma, secondo il quale la “condizione necessaria e sufficiente perché si generi un sistema-artigiano regolarmente rinnovabile negli strumenti e nelle pratiche, è data da una istruzione finalizzata a guidare figure professionali in territori liberi dai conservatorismi produttivi e capienti per accogliere la transizione della conoscenza e la trasformazione dell’esperienza”.
Una risposta concreta arriva dal contratto dell’edilizia artigiana rinnovato a maggio 2022, che istituisce la figura del Mastro formatore artigiano. Silvia Ciucciovino, docente di diritto del lavoro all’Università Roma Tre, spiega questa novità che rappresenta “un riconoscimento a pieno titolo della valenza formativa della formazione in situazione lavorativa; valorizza la formazione pratica e la formazione come trasmissione di esperienze qualificate. Un riconoscimento importante, soprattutto dal punto di vista delle aziende di piccolissime dimensioni, perché ciò che conta non è la dimensione dell’impresa ma la sua qualificazione, la sua capacità formativa”.
La necessità di rilanciare l’istruzione e la formazione tecnica e professionale è sottolineata da Riccardo Giovani, direttore delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato, il quale ricorda il paradosso di un mercato del lavoro nel quale le aziende non trovano manodopera e i giovani non trovano lavoro. Due mondi che possono incontrarsi se, appunto, la scuola e il sistema della formazione impareranno a formare le competenze davvero necessarie alle aziende.