FORMAZIONE: CORSO E AGGIORNAMENTO PER RESPONSABILI E ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI
In fase di avvio, nel corrente mese di marzo, il corso di formazione e il corso di aggiornamento per responsabili e addetti alla manipolazione degli alimenti, la cui obbligatorietà è sancita dal DGR 98/07 e dal Regolamento CE 852/04.
Sono tenuti a partecipare tutti gli operatori del settore alimentare, responsabili (titolare o legale rappresentante di società) e i lavoratori delle aziende operanti in tale ambito, addetti alla manipolazione degli alimenti, in quanto tale partecipazione sostituisce il rilascio del libretto sanitario e consente di evitare diffide e sanzioni.
Il Corso di formazione per responsabili e addetti alla manipolazione degli alimenti si svolgerà nei giorni:
16 e 17 marzo 2023 dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Si precisa che la normativa prevede l’aggiornamento periodico ogni 3 anni.
Il Corso di aggiornamento per responsabili e addetti alla manipolazione degli alimenti si svolgerà il giorno
23 marzo 2023 dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Per info e prenotazioni contattare il nostro ufficio Formazione al seguente indirizzo mail: formazione@confartigianatocosenza.it oppure telefonare al numero unico provinciale: 0984/73955.
BUROCRAZIA – Granelli a confronto con il Ministro Zangrillo. Verso una Pa alleata delle imprese
Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, accompagnato dal Segretario Generale Vincenzo Mamoli, ha incontrato il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. Al centro del confronto, svoltosi il 23 febbraio, gli impegni del Ministro per snellire, velocizzare e tagliare l’eccesso di burocrazia. “Le semplificazioni amministrative – ha sottolineato Zangrillo – sono elemento fondamentale dell’attuazione del Pnrr e la buona burocrazia deve diventare un alleato di cittadini ed imprese. Per centrare questo risultato dobbiamo anche eliminare tutti gli elementi ridondanti e quei passaggi che frenano l’attività amministrativa e quindi lo sviluppo del Paese”.
Il Presidente Granelli ha apprezzato e condiviso l’impegno del Ministro, facendo rilevare che “la semplificazione è una delle politiche più importanti per il rilancio dell’economia del Paese. Va realizzato un rapporto positivo tra le imprese e la PA, sostituendo la logica del “sospetto preventivo” con quella del “controllo successivo”.
In proposito, Granelli ha ricordato il confronto avviato in queste settimane tra Confartigianato e il Ministero per individuare, su tutto il territorio nazionale, le attività artigiane che non richiedono particolari requisiti per l’avvio. “Semplificazione, però – ha aggiunto Granelli – non vuol dire deregulation. Non significa, infatti, abbassare gli standard qualitativi fissati nei requisiti professionali delle nostre categorie, né ridurre la tutela degli interessi pubblici quali l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, la sanità, ecc.”.
Il Presidente Granelli ha poi indicato le aspettative delle imprese: una sola istanza, una sola piattaforma informatica, una sola risposta e un solo controllo. “Digitalizzazione delle comunicazioni tra imprese e Pa, interazione delle banche dati pubbliche, unificazione front-office del SUAP digitale, standardizzazione delle procedure – ha spiegato il Presidente di Confartigianato – sono le parole d’ordine per combattere davvero la malaburocrazia e semplificare la vita degli imprenditori. In questo modo si creeranno le condizioni per applicare finalmente il principio dell’’once only’, in base al quale le pubbliche amministrazioni non possono chiedere all’impresa dati già in loro possesso”.
BONUS EDILIZIA – Non più rinviabile soluzione a crediti incagliati, anche con acquirente pubblico di ultima istanza
Occorre intervenire su più fronti per risolvere la situazione in cui versano le imprese di costruzioni che hanno effettuato lavori utilizzando i bonus edilizia. Sono a rischio 47mila imprese e 153mila posti di lavoro. In particolare, vanno messi rapidamente in campo interventi per sbloccare i crediti fiscali incagliati”.
Lo hanno chiesto i rappresentanti di Confartigianato intervenuti il 27 febbraio scorso in audizione alla Commissione Finanze della Camera per sollecitare modifiche al decreto legge n.11 varato dal Governo lo scorso 16 febbraio.
Secondo la Confederazione è necessario aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio, anche attraverso l’individuazione di un acquirente pubblico di ultima istanza particolarmente necessario per i crediti di minore importo.
Va anche ampliato l’arco temporale di utilizzo dei crediti in compensazione. In assenza della necessaria capienza fiscale, le imprese che hanno nei cassetti fiscali i crediti perdono infatti una parte del credito loro spettante.
Sollecitato anche il rinvio della data, fissata al 17 febbraio 2023, entro la quale è necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito.
Per il limitato valore dei lavori di edilizia libera non assistiti da CILA, Confartigianato chiede che sia consentito di autocertificare, da parte del contribuente, la data di avvio di tali lavori.
Secondo la Confederazione, l’obiettivo della transizione green degli edifici non potrà essere raggiunto se, insieme con un sistema di agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali, non verrà mantenuta la possibilità della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per alcune fattispecie, in particolare i soggetti con redditi bassi e privilegiando gli interventi su immobili con una classe energetica molto bassa e la ricostruzione degli immobili danneggiati da eventi sismici per i quali la detrazione del 110% è ammessa sino al 2025.
EUROPA – Dal Parlamento Ue sì a un Regolamento UE sulle indicazioni geografiche no food
La Commissione per gli affari legali (JURI) del Parlamento europeo ha approvato nei gironi scorsi la relazione sulla proposta di regolamento relativo alla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti non agricoli.
Si tratta di uno dei dossier prioritari per le imprese italiane, che da oltre vent’anni attendono un adeguato sistema di tutela per il patrimonio manifatturiero del nostro Paese.
In questi anni Confartigianato è stata in prima linea nel sollecitare una norma chiara a tutela dell’autenticità dei prodotti artigiani, sulla falsariga delle IG per i prodotti agricoli.
Con la pubblicazione della proposta di Regolamento (COM(2022)174) lo scorso 13 aprile 2022, è stata finalmente riaperta la partita, iniziata nel lontano 2014.
Confartigianato, consapevole dei vantaggi derivanti dal nuovo sistema di protezione delle indicazioni geografiche per il tessuto imprenditoriale italiano ed europeo (dalla valorizzazione commerciale dell’autenticità all’incentivazione del turismo nelle aree rurali), si è assunta il compito di proporre gli aggiustamenti necessari a rendere il testo maggiormente in linea con le istanze delle imprese.
La relazione ha recepito molte indicazioni proposte da Confartigianato.
Uno dei nodi sicuramente più problematici fin da subito è stato quello dei requisiti per la richiesta di protezione dell’indicazione geografica, laddove si riteneva sufficiente che una qualsiasi fase della produzione dovesse svolgersi nell’area di riferimento. Ciò rappresenterebbe senz’altro un rischio, perché una simile generalizzazione presta il fianco ad abusi e contraffazioni. Si è quindi sostenuta la necessità di inserire un “filtro”, supportando il concetto di fase produttiva principale: per godere della protezione assicurata dal futuro regolamento, cioè, il prodotto dovrà essere fabbricato interamente sul territorio con il quale pretende di essere collegato, oppure nelle sue fasi principali qualora questo non fosse possibile.
Molto è stato fatto anche sul delicato versante dei costi. Alle microimprese, infatti, deve essere assicurata una tariffa ridotta, al fine di garantire loro il più ampio accesso allo strumento delle indicazioni geografiche. Anche le spese connesse ai controlli dovranno essere pensate in chiave proporzionale all’entità dell’impresa, evitando che quelle di piccole dimensioni debbano farsi carico di costi tanto eccessivi da scoraggiare la diffusione delle indicazioni geografiche protette.
Il Presidente d Confartigianato Marco Granelli ha commentato così l’approvazione: “Si tratta di un importante traguardo verso la valorizzazione del saper fare delle nostre straordinarie imprese. Rimangono ora da risolvere alcune questioni sulle quali Confartigianato continuerà ad avanzare proposte migliorative nell’ambito delle discussioni che si avvieranno nei prossimi giorni in Trilogo fra Parlamento e Consiglio. Tra queste c’è la definizione di prodotto artigianale e prodotto industriale, nonché la coesistenza tra marchio commerciale e indicazione geografica”.
STUDI – A febbraio inflazione (+9,9%) rallenta in Italia, ma non in altri maggiori paesi Ue. Le prospettive della politica monetaria
La stretta monetaria in corso ha registrato un rialzo dei tassi di 300 punti base tra luglio e febbraio, mentre nella prossima riunione del prossimo 16 marzo il Consiglio direttivo della Bce intende innalzare i tassi di interesse di altri 50 punti base.
Le autorità monetarie dovranno trovare un equilibrio tra il rischio di una stretta non sufficiente, che potrebbe sostenere le aspettative di inflazione e le spinte salariali, e quello di un rialzo dei tassi eccessivo che potrebbe riaprire gli scenari di recessione (e di stagflazione), che le più recenti proiezioni macroeconomiche delineano come meno probabili.
Una nostra recente analisi evidenzia che gli effetti della stretta in corso sui tassi pagati dalle imprese sulle nuove operazioni di finanziamento bancario sono già rilevanti, con un aumento di 246 punti base tra febbraio e dicembre 2022. In parallelo, si registra la ‘crescita zero’ dei prestiti alle imprese a dicembre 2022, in decelerazione rispetto al +4,7% di agosto e al +1,3% registrato a febbraio 2022. La stretta monetaria rallenta gli investimenti, influenza negativamente la propensione ad innovare e la dinamica della produttività, ostacolando i processi di transizione green e digitale delle imprese.
Considerato che le autorità monetarie europee hanno l’obiettivo statutario di rientro dell’inflazione al 2%, l’analisi dei dati pubblicati stamane da Eurostat è fondamentale per decifrare le prossime decisioni della Bce.
A febbraio 2023 l’inflazione dell’Eurozona rallenta all’8,5%, rispetto al +8,6% di gennaio. La dinamica dei prezzi segna un rallentamento in Italia, con un +9,9% rispetto al +10,7% di gennaio; la frenata non è confermata in Germania (+9,3% dal 9,2% di gennaio), in Francia (+7,2% dal 7,0% di gennaio) e Spagna (+6,1% dal 5,9% di gennaio).
Lo scorso febbraio la Bce aveva preannunciato il rialzo dei tassi a marzo “alla luce delle spinte inflazionistiche di fondo”. Sulla base di questa chiave di lettura, si osserva che nell’Eurozona sale l’inflazione di fondo – al netto di energia e alimentari freschi – che passa dal +7,1% di gennaio al +7,4% di febbraio 2023. Anche in Italia si conferma l’accelerazione della componente di fondo, che passa dal +6,6% di gennaio a +7,1% di febbraio 2023.
Si consolida il trend di rallentamento dei prezzi dei beni energetici, la cui variazione su base annua in Italia passa da +42,8% di gennaio a +28,2% di febbraio 2023, con un -4,5% su base mensile. L’Italia rimane al primo posto tra i maggiori paesi Ue per inflazione energetica davanti a Germania (+21,6%) e Francia (+14,0%), con un livello più che doppio rispetto al 13,7% della media dell’Eurozona.
Secondo i dati territoriali pubblicati dall’Istat, disponibili per gennaio 2023, si registra una tasso di inflazione più elevato della media nazionale in Liguria con il +12,0%, Sicilia con +11,9%, Sardegna con +11,5%, Umbria e Abruzzo (entrambe con 10,7%), Puglia con 10,6%, Piemonte, Trentino Alto-Adige e Toscana (tutte con +10,1%). Tensioni sui prezzi relativamente più contenute in Basilicata (+7,7%) e Valle d’Aosta (+7,6%).
IMPRESE DEMANIALI – Le proposte di Confartigianato sul riordino delle concessioni
Confartigianato Imprese Demaniali ha organizzato, nell’ambito della fiera ‘Balnearia’ in programma a Carrara dal 26 febbraio al 1° marzo, il convegno dal titolo ‘Quali prospettive per le concessioni demaniali’. Sono intervenuti il sindaco di Carrara Serena Arrighi, i deputati Elisa Montemagni, Jacopo Morrone e Riccardo Zucconi, i senatori Paolo Ripamonti e Maurizio Gasparri, l’avvocato Cristina Pozzi.
Sono state proposte le linee di indirizzo del comparto guidato da Mauro Vanni per riordinare la disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative, dopo l’approvazione della Legge annuale sulla concorrenza del 5 agosto 2022 ed in vista dell’adozione dei relativi decreti legislativi.
Confartigianato Imprese Demaniali ha sempre ritenuto l’ulteriore proroga una soluzione non determinante per il futuro della categoria, e questa oggi si dimostra anche rischiosa. Ritiene necessaria, a salvaguardia delle imprese del settore, l’approvazione di una nuova legge che attui la riforma complessiva del sistema delle concessioni.
C’è il rischio infatti che la proroga venga disapplicata, con la conseguenza che gli operatori balneari si ritroverebbero nella condizione di avere le proprie concessioni sottoposte a procedura selettiva, senza una normativa che le disciplini in modo equo ed uniforme su tutto il territorio.
Una condizione di precarietà che bloccherebbe gli investimenti, impedendo di accedere ai bandi per le imprese legati al PNRR, anche se la riforma delle concessioni balneari non fa parte degli impegni assunti dall’Italia per ricevere i fondi europei.
Confartigianato Imprese Demaniali chiede che il sistema delle concessioni venga stralciato dalla Legge 118/22 sulla concorrenza, attraverso l’abrogazione degli artt. 3 e 4, oppure, in alternativa, che non vengano approvati i decreti legislativi previsti dalla legge, e integrazioni per quanto riguarda gli aspetti della scarsità delle risorse e dell’interesse transfrontaliero.
E’ necessario prevedere che le concessioni vengano assegnate in affidamento mediante procedura di selezione solo quando, sulla base della mappatura, la risorsa sia scarsa o sussista un interesse transfrontaliero certo. Ciò affinchè, in conformità a quanto previsto dalle normative europee, l’assegnazione delle concessioni possa avvenire senza lo svolgimento di procedure di selezione e la loro durata sia illimitata. Richiesta anche la tutela del legittimo affidamento, con il riconoscimento di un periodo di prosecuzione della durata della concessione, in base all’entità dei capitali spesi ed al valore degli investimenti realizzati dai soggetti titolari del rapporto concessorio.
MODA – Confartigianato protagonista con l’eccellenza artigiana alla Settimana della moda di Milano
La settimana della moda di Milano si è confermata una grande occasione per valorizzare l’impegno di Confartigianato al fianco delle imprese con la partecipazione a numerosi eventi, tra cui Micam, The One, Artisanal Evolution e White.
In particolare, la presenza di Confartigianato al Micam, fiera internazionale dedicata alla calzatura, è stata significativa soprattutto alla luce dei segnali di ripresa del mercato asiatico. L’incontro tra produttori, designer e operatori del calzaturiero ha permesso di mostrare le eccellenze dell’artigianato italiano e di consolidare il protagonismo della Confederazione in un settore strategico per l’economia del Paese.
White, che ha registrato un notevole successo di pubblico e di presenze nazionali, europee ed internazionali, anche grazie al patrocinio del Comune di Milano, al supporto del MAECI e dell’ICE, è stata l’occasione per presentare una proposta innovativa di marchi da tutto il mondo e di creare contaminazione di idee e stili.
“La collaborazione tra Confartigianato e White” – sottolinea il Presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini – consente di promuovere l’Italia dell’eccellenza artigiana sui mercati internazionali. La moda è un punto di forza del Made in Italy proprio grazie all’apporto delle piccole imprese, interpreti di creatività e di competenze antiche, protagoniste dell’estro su misura, della personalizzazione, della cura maniacale per i dettagli. Confartigianato le accompagna nel futuro, puntando sulla sostenibilità come fattore distintivo e per affermare il valore artigiano dei prodotti, mix di tradizione, design, ricerca e innovazione”.
L’impegno di Confartigianato in qualità di partner dell’evento White, così come nel progetto Artisanal Evolution stretto con Camera Showroom Milano, testimoniano l’intensa attività della Confederazione per promuovere l’artigianato italiano, la creatività degli imprenditori associati, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’innovazione. In sintesi, la settimana della moda di Milano è stata, per Confartigianato, l’occasione per presentare ai buyers di tutto il mondo l’eccellenza della moda artigiana italiana, mostrandone il valore e le potenzialità, promuovendo e preservando le tradizioni per sviluppare nuove forme di produzione sostenibile e innovativa.