DL AIUTI QUATER – Confartigianato al Senato: ‘Bonus edilizia: sbloccare crediti incagliati e concertare incentivi stabili’
Semplificare le modalità di calcolo dei crediti di imposta concessi alle imprese per l’acquisto di elettricità e gas. Lo sollecita Confartigianato intervenuta oggi in audizione alla Commissione Bilancio del Senato sul Decreto legge Aiuti quater.
Sul fronte delle misure di sostegno per fronteggiare il caro-bollette, la Confederazione chiede, per le imprese non energivore e non gasivore, l’eliminazione dell’obbligo di copertura assicurativa previsto per i piani di rateizzazione del pagamento delle bollette.
I rappresentanti della Confederazione, nell’apprezzare le misure di sostegno contenute nel Decreto Legge, chiedono tuttavia alcune modifiche per quanto riguarda la riorganizzazione degli incentivi per l’efficientamento energetico.
In particolare, sollecitano un intervento urgente per sbloccare i crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che hanno concesso sconti in fattura per lavori eseguiti con il superbonus. Per sbloccare i crediti fiscali, Confartigianato indica tre strade: rendere più flessibile l’utilizzo dei crediti; aumentare la capacità fiscale delle banche, concedendo la possibilità di utilizzare compensazioni; prevedere la possibilità di un ‘compratore di ultima istanza’, a controllo pubblico.
Inoltre, sollecita l’abrogazione dell’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi.
In generale, sul futuro dei bonus edilizia, Confartigianato ritiene necessario un confronto con il Governo per individuare soluzioni equilibrate e definire provvedimenti certi, strutturali e sostenibili.
FISCALE: LE NOVITA’ DEL DECRETO “AIUTI-QUATER”
Con il decreto Aiuti quater, vengono introdotte una serie di misure a favore delle imprese. In particolare: sono estesi a dicembre 2022 i crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas per le diverse tipologie di imprese; modificate anche le misure ridotte d’accisa che sono in vigore dal 22 marzo 2022 tenendo conto delle integrazioni apportate dal D.L. 179/2022; è introdotto un credito di imposta rivolto a ristorare il costo dell’adeguamento, nell’anno 2023, del registratore telematico per la nuova lotteria degli scontrini; sostanziali modifiche sono apportate al superbonus 110%; la seconda rata dell’IMU non è dovuta per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli.
MANOVRA – Confartigianato: “Affronta priorità energia. Malgrado margini stretti, si vedono linee di sviluppo da rafforzare”
“Apprezziamo lo sforzo del Governo che, nel mantenere ben dritta la barra sui conti della finanza pubblica, concentra le risorse della Legge di bilancio sulla priorità di ridurre l’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie.
Nonostante sia condizionata dalla crisi e dall’emergenza energetica, la manovra contiene linee di intervento che auspichiamo possano concretizzarsi e rafforzarsi, nel medio-lungo periodo, in misure a sostegno dello sviluppo delle imprese e del Paese”.
E’ quanto sottolineato dai rappresentanti di Confartigianato, intervenuti nei giorni scorsi in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, secondo i quali vanno affrontati con urgenza alcuni aspetti fondamentali per l’attività degli imprenditori.
Tra questi, l’eliminazione definitiva degli oneri generali di sistema dalle bollette delle imprese con potenza pari o superiore ai 16 Kw e, sul fronte dei bonus edilizia, lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura e sono a rischio-sopravvivenza.
Confartigianato sollecita inoltre l’attuazione della riforma del sistema tributario all’insegna della semplificazione degli adempimenti e della riduzione della pressione fiscale sugli imprenditori. L’obiettivo è definire un livello di prelievo tendenzialmente uniforme a parità di reddito, indipendentemente dalla natura del soggetto che gestisce l’impresa e dalle dimensioni di quest’ultima. Soddisfazione per l’allargamento del regime forfetario e per la tassazione agevolata dei redditi incrementali.
Sul fronte delle politiche del lavoro, la Confederazione ritiene necessario ridurre il costo del lavoro a carico delle imprese, anche tramite la detassazione e decontribuzione degli aumenti salariali e delle voci retributive derivanti dalla contrattazione territoriale di secondo livello. Così come chiede di potenziare, con misure di decontribuzione, le assunzioni di giovani e donne e l’utilizzo dell’apprendistato professionalizzante per favorire la formazione di competenze e l’occupazione giovanile.
Nonostante i margini stretti della manovra, Confartigianato sostiene la necessità di potenziare, anche con maggiori risorse, alcuni strumenti utili per sostenere gli investimenti e la liquidità delle micro e piccole imprese. Tra questi, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, il Fondo di garanzia per le Pmi, il credito d’imposta beni strumentali nuovi, il Fondo per il sostegno alle filiere produttive made in Italy.
Confartigianato sollecita, inoltre, misure di sostegno alle reti d’impresa e alla trasmissione delle aziende, l’inclusione degli artigiani e delle piccole imprese della filiera agroalimentare nelle azioni previste dal Fondo per la sovranità alimentare, interventi per accompagnare lo sviluppo delle imprese del Sud.
STUDI – Un regalo di Natale a valore artigiano: a dicembre 22,7 miliardi di euro di spesa intercettabile dal 30,6% delle imprese artigiane
L’elevata inflazione causata dalla crisi energetica, scoppiata lo scorso anno e amplificata dopo l’invasione dell’Ucraina, condiziona le scelte dei consumatori nel mese di dicembre, tradizionalmente caratterizzato dagli acquisti legati alle festività del Natale, in cui si registra un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25,5% rispetto alla media annuale.
L’analisi sulla spesa di dicembre intercettabile dalle imprese artigiane è proposta nell’Elaborazione Flash ‘Un regalo di Natale a valore artigiano. Focus su Artigianato alimentare – 12a edizione’ pubblicata dall’Ufficio Studi.
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La maggiore spesa prevista per il mese di dicembre viene in parte spiazzata dal caro bollette che pesa per il 2,4% della spesa per consumi finali. Pur in presenza di questo pesante fattore di rallentamento, dai più recenti indicatori congiunturali sui consumi si colgono alcuni segnali positivi. A novembre 2022 il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica positiva e torna a risalire anche la fiducia delle imprese, con una più marcata accentuazione per le imprese del commercio, unico settore in cui il clima di fiducia è superiore rispetto a quello precedente l’invasione dell’Ucraina. L’analisi dei conti nazionali pubblicati ieri evidenzia che nel terzo trimestre 2022 la spesa delle famiglie è salita del 2,2% rispetto al trimestre precedente.
La spesa di dicembre per gli acquisti di Natale – A dicembre ammonta a 22,7 miliardi di euro la spesa delle famiglie per prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo – prodotti alimentari e bevande, moda e gioielleria, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona – che per quasi due terzi (66,3%) è costituita dalla spesa per prodotti alimentari e bevande, pari a 15,1 miliardi di euro.
In chiave territoriale, la spesa a dicembre nel perimetro merceologico in esame supera un miliardo di euro in: Lombardia con 3.847 milioni di euro (16,9% del totale), Lazio con 2.342 milioni (10,3%), Veneto con 1.921 milioni (8,5%), Campania con 1.871 milioni (8,1%), Emilia-Romagna con 1.843 milioni (8,2%), Sicilia con 1.786 milioni (7,4%), Piemonte con 1.686 milioni (7,9%), Toscana con 1.448 milioni (6,4%) e Puglia con 1.300 milioni (5,7%).
Il valore artigiano di un regalo di Natale – I prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane italiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto, a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati. In molte realizzazioni trova una sintesi la cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali. Lavorazioni a regola d’arte caratterizzano prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità.
Sono circa 305mila le imprese artigiane operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti e servizi artigianali di alta qualità che possono essere regalati in occasione del Natale, pari al 30,6% delle imprese artigiane italiane: queste imprese danno lavoro a 907mila addetti cioè ad un terzo (34,8%) degli addetti dell’artigianato nazionale.
ALIMENTAZIONE – Dai Panificatori soddisfazione su esito incontro al Ministero Imprese e made in Italy
Il Coordinamento Nazionale dei Panificatori Italiani – Assipan Confcommercio, Assopanificatori Fiesa Confesercenti, Confartigianato Panificatori, CNA Dolciari e Panificatori – esprime soddisfazione per l’esito del confronto di oggi con il Capo Segreteria Tecnica del Ministro Adolfo Urso, Marco Calabrò, per la sensibilità mostrata riguardo le proposte avanzate nel documento unitario presentato.
Oltre 25mila imprese per un totale di circa 100mila addetti stanno da mesi combattendo contro il rincaro delle materie prime – farine, imballaggi, carburanti – e stanno fronteggiando con difficoltà le tariffe alle stelle delle bollette del gas e dell’energia elettrica.
Il dialogo avviato tra le parti – fanno sapere in una nota – si è concentrato da un lato sulla proposta del Coordinamento di ottenere per la categoria la regolamentazione in legge di bilancio del riconoscimento dello sconto in fattura in misura pari al credito di imposta, e dall’altro, sulla opportunità di una azione mediata con le imprese distributrici di energia, al fine di stilare un accordo quadro che salvaguardi la continuità produttiva dei panificatori italiani. L’obiettivo è, in presenza di un acconto versato a pagamento della bolletta, inibire il distacco delle forniture energetiche.
I Presidenti delle Associazioni del Coordinamento hanno sottolineato: “Ci rendiamo conto che in tempi di ristrettezza della finanza pubblica non è facile trovare soluzioni, ma siamo convinti che alla panificazione verrà riservata la giusta tutela che merita soprattutto al fine di continuare a garantire la produzione di un prodotto di prima necessità come il pane artigianale”.
BENESSERE – Nel settore dell’estetica importante sinergia tra Ministero della Salute e Associazioni di categoria
Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro tra il Ministero della Salute e le delegazioni di Confartigianato Estetisti, CNA e APEO in merito alla Prassi di riferimento UNI relativa alla definizione del profilo dello “Specialista in Estetica Oncologica”.
L’attività di estetica negli ultimi anni sta registrando una crescita notevole di domanda di servizi dedicati a soggetti in condizioni di fragilità, generalmente sottoposti a cure sanitarie tra le quali, appunto, quelle oncologiche. È evidente come l’esecuzione di trattamenti su questi soggetti necessitino di attenzioni e conoscenze specifiche tali da garantire al cliente una qualità del servizio che tenga conto della sua particolare condizione. Da qui, la necessità di pervenire ad una normazione tecnica in grado di offrire un quadro regolatorio di riferimento, che preveda adeguati standard formativi.
In tal senso la prassi, sviluppata in collaborazione con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), definisce i requisiti di conoscenze e abilità dello Specialista in Estetica Oncologica il quale opera al servizio di persone sottoposte a terapie oncologiche al fine di migliorarne la qualità della vita.
Lo Specialista in Estetica Oncologica è un professionista del settore del benessere che opera secondo i requisiti e i limiti previsti dalla legge n. 1 del 1990, e che potrà pertanto effettuare esclusivamente i trattamenti estetici previsti dalla normativa di settore.
Nell’ottica della più ampia diffusione di questa rilevante iniziativa, le Organizzazioni hanno evidenziato la necessità di condividerne contenuti e finalità con il Ministero della Salute e hanno, altresì, colto l’occasione per evidenziare che le imprese e gli operatori del settore manifestano da tempo l’esigenza di un contesto normativo aggiornato che consenta loro di offrire risposte adeguate al proprio mercato di riferimento.
“La prassi è stata definita in modo da garantire un’efficace integrazione di competenze, ruoli e responsabilità delle parti coinvolte e in assoluta sintonia con le disposizioni vigenti” ha dichiarato Stefania Baiolini, Presidente Confartigianato Estetisti “riteniamo pertanto possa rappresentare un importante punto di riferimento per gli operatori del settore e una garanzia fondamentale per i cittadini”. Affermazione condivisa in pieno dal Ministero della Salute, che ha accolto molto positivamente la prassi di riferimento e si è reso disponibile a supportare la richiesta delle associazioni di un riconoscimento normativo del profilo dello Specialista in estetica Oncologica (SEO).
Grande soddisfazione è stata pertanto espressa delle Associazioni per la disponibilità dichiarata dal Ministero ad istituire un tavolo di lavoro congiunto per affrontare le questioni legate ad una maggiore qualificazione della professionalità di un settore che negli ultimi anni ha vissuto continue innovazioni dovute all’introduzione di nuovi servizi e all’utilizzo di attrezzature e tecnologie sempre più sofisticate.
Con molto favore è stata, infine, accolta la proposta di lavorare in sinergia ad una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della legalità, riconoscendo che le attività irregolari nei comparti della cura alla persona mettono a repentaglio la salute dei clienti e gettano discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legge.
EDILIZIA – La filiera italiana delle Costruzioni: “Pronti a collaborare per un nuovo Codice degli Appalti”
La filiera delle costruzioni (Ance, Anaepa Confartigianato Edilizia, Assistal, Claai, Cna Costruzioni, Confapi Aniem, Confcooperative Lavoro e Servizi, Fiae Casartigiani, Legacoop Produzione e Servizi, Oice, Ucsi), consapevole della nuova sfida che la attende per la realizzazione dei lavori del Pnrr e non solo, è pronta a dare il proprio contributo per un nuovo Codice degli appalti.
A tal fine, le associazioni di categoria e i professionisti del settore, pur consapevoli della estrema ristrettezza dei tempi a disposizione per la riforma dettati dalle scadenze negoziate con la Ue e ringraziando il Consiglio di Stato per il lavoro svolto e il Governo per la disponibilità al confronto, chiedono di poter essere coinvolte con l’obiettivo di dotare il Paese di uno strumento cruciale per l’avvio dei cantieri e non ripetere gli errori del passato.
Con questo spirito la filiera si propone di fornire massima collaborazione alla riscrittura delle norme, partendo da uno schema normativo ufficiale, completo dei numerosi allegati previsti, al momento ancora mancanti, per arrivare a un testo che possa tener conto del contributo di chi tutti i giorni si confronta in cantiere con le regole. Ciò nell’interesse pubblico a una piena, efficace e veloce realizzazione delle opere.
Lo scopo è quello di arrivare in tempi brevi a un Codice con norme snelle che garantiscano trasparenza, concorrenza e efficienza, per consentire al settore delle costruzioni di continuare a dare il suo contributo per la crescita del pil e dell’occupazione.