BONUS EDILIZIA – Le proposte di Confartigianato per sbloccare i crediti
Confartigianato continua a battersi per liberare le imprese dai crediti incagliati nei cassetti fiscali, non gestibili sul mercato bancario, e per scongiurare il fallimento di migliaia di imprese.
Confartigianato considera indispensabile un rapido intervento per sanare la situazione pregressa attraverso:
Un intervento straordinario da parte dello Stato che metta in campo un compratore di ultima istanza con il coinvolgimento immediato, ad esempio, di Cassa Depositi e Prestiti e Poste S.p.A.
Una conversione dei crediti in titoli negoziabili sul mercato.
Inoltre, per rimettere in moto il mercato della cessione del credito e far ripartire i cantieri, Confartigianato ritiene necessarie le seguenti azioni:
Ampliare la platea dei cessionari nei cui confronti le banche e i gruppi bancari possono in ogni caso effettuare la cessione, per consentire un buon assorbimento dei crediti fiscali;
Consentire l’utilizzo oltre l’anno 2022 della quota di credito d’imposta non fruita e derivante dalla concessione di sconti in fattura. Infatti, molte imprese che hanno concesso lo sconto in fattura negli ultimi mesi dell’anno 2021 non hanno trovato cessionari disponibili all’acquisto dei crediti. Se non dispongono di capienza fiscale, rischiano di perdere la prima rata annuale per la parte non compensata;
Riaprire il termine per la trasmissione delle comunicazioni di opzione, scaduto il 29 aprile 2022. Sono molte le imprese che, per motivi diversi (inerzia di un soggetto terzo incaricato, rifiuto del cessionario per errori formali contenuti nella comunicazione di opzione) non hanno potuto trasmettere (o ritrasmettere) la comunicazione nel termine del 29 aprile. Peraltro, è stata rappresentata l’opportunità di prevedere, a regime, l’eliminazione di un termine rigido almeno per lo sconto in fattura, o di introdurre un termine più ampio. In alternativa, potrebbe essere introdotta la possibilità di una “remissione in bonis”;
Semplificare e unificare le procedure per l’istruzione delle pratiche di cessione, in modo da garantire tempi ragionevoli e sufficiente certezza tra gli operatori-imprese che confidano nella monetizzazione del credito.
Rendere interoperabili le piattaforme utilizzate dai diversi istituti di credito al fine di semplificare ed unificare le procedure per l’istruzione delle pratiche di cessione.
CARO ENERGIA – Confartigianato: ‘Mpi pagano il prezzo più alto d’Europa. Subito interventi da Ue e Italia’
“L’emergenza dei rincari di elettricità e gas va affrontata subito sia con scelte concertate a livello europeo sia con misure nazionali. Gli aumenti di prezzo provocati dalla guerra in Ucraina stanno mettendo in ginocchio le piccole imprese italiane che, già prima della pandemia, pagavano il prezzo dell’energia elettrica più alto d’Europa. Basti dire che, nel secondo semestre 2021, le piccole imprese italiane hanno subito aumenti dell’elettricità pari al +23,8%, a fronte del +2,1% di Francia e Germania”.
Lo ha sottolineato Confartigianato oggi all’audizione presso la Commissione Industria del Senato sull’atto Ue ‘Sicurezza dell’approvvigionamento e prezzi dell’energia accessibili: opzioni per misure immediate e in vista del prossimo inverno’.
Sul fronte europeo, Confartigianato ritiene indispensabile giungere rapidamente all’introduzione di un tetto al prezzo del gas e, a livello italiano, sollecita interventi finalizzati a contenere l’impatto dei rincari energetici sulle micro e piccole imprese.
In particolare, la Confederazione chiede l’annullamento degli oneri generali del servizio elettrico anche per il III trimestre dell’anno in corso il cui spostamento in fiscalità generale dovrebbe divenire strutturale, oltre alla riduzione, da 4 a 2 anni, della durata di assegnazione del servizio a tutele graduali per le microimprese, che partirà il 1° gennaio 2023.
Inoltre, sollecita l’applicazione alle piccole imprese, per il primo trimestre 2022, del credito d’imposta già previsto per le imprese energivore e gasivore. Per semplificare il calcolo del credito d’imposta, Confartigianato propone che, nel caso di identità del fornitore di energia tra i primi due trimestri del 2019 e i primi due trimestri del 2022, sia il venditore stesso a fornire i dati utili a determinare il contributo straordinario.
In generale, Confartigianato ritiene necessario che gli interventi contro il caro-energia siano finalizzati a salvaguardare la competitività delle imprese e l’occupazione.
FERMO TAXI di 48 ore il 5 e 6 luglio 2022 – Confartigianato Taxi tra le sigle aderenti
Proclamato per martedì 5 e mercoledì 6 luglio 2022 il fermo nazionale di 48 ore dalle maggiori sigle sindacali del comparto, ossia Confartigianato Taxi, Fast-Confsal, Satam, Tam, Usb-Taxi, Unica Filt Cgil, Uiltrasporti, Cna Fita Taxi, Claai, Legacoop Produzione e Servizi, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa Trasporti, Casartigiani e Fit-Cisl. Il motivo del fermo è come è noto il DDL Concorrenza che di fatto ha aperto il mercato a forme di trasporto pubblico non di linea alternative gestite dalle piattaforme.
Il fermo nazionale di 48 ore è stato deciso al termine di una serie di assemblee spontanee, organizzate in diverse città, che hanno visto la partecipazione di numerosissimi tassisti, nonché all’indomani di un presidio a Montecitorio, al quale ha partecipato anche Confartigianato Taxi, che ha registrato la scarsa disponibilità al confronto da parte delle Istituzioni sollecitate dalla Categoria.
La norma del DDL Concorrenza che apre il mercato agli operatori, anche stranieri, che utilizzano App e piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti, consegna il settore del trasporto pubblico non di linea ai colossi multinazionali stranieri penalizzando un comparto, come quello dei TAXI, che, in quanto amministrato come servizio pubblico, a tariffa regolata e con obbligo di servizio e turnazioni imposte, non può per essenza subire concorrenza (spesso sleale o comunque aggressiva) da chi a tali regole non è sottoposto.
MEDIA – Sostenibilità del debito pubblico e ‘saper fare con arte’ nella nuova edizione di Spirito Artigiano
Spirito Artigiano ‘apre’ la nuova edizione con un’analisi sulle prospettive del nostro debito pubblico a seguito dell’aumento dei tassi di interesse deciso dalla BCE. La firma Carlo Cottarelli, economista e Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano.
“Il fatto che il nostro debito pubblico resti così elevato – scrive Cottarelli – ci lascia, purtroppo, ancora troppo esposti ai movimenti dei tassi di interesse. Il debito va ridotto, gradualmente e sperando di farlo attraverso la crescita economica, ma, nel frattempo, restiamo esposti a rischi, a meno di nuovi interventi di sostegno della BCE che sono meno probabili in un contesto di alta inflazione”.
La necessità di tutelare il nostro artigianato tradizionale viene approfondita da Giovanni Boccia, direttore della Fondazione Germozzi, il quale rileva che “molti mestieri artigiani in Italia rischiano di sparire e, con essi, una parte fondamentale della memoria e della vita di comunità che hanno tramandato di generazione in generazione gesti sapienti fatti di storia, valori e conoscenze antiche”. Per Boccia, che richiama la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, dovremmo quindi seguire l’esempio di Paesi come il Giappone e la Francia “che hanno attivato precisi programmi nazionali per la tutela dei Maestri Artigiani che rispondono alle caratteristiche previste, riconoscendo ad essi lo status di Tesoro umano vivente e mettendoli nelle condizioni di proseguire il loro prezioso lavoro. Attorno ad essi precisi programmi di sostegno economico, scuole per la trasmissione delle competenze ed altre iniziative salvaguardano il trasferimento di un’saper fare’ che è sintesi dei valori, storia e cultura delle comunità e del Paese intero”.
Una riflessione sul significato di ciò che è arte viene proposta nella recensione, rilanciata dal quotidiano ‘Avvenire’, del libro ‘Scambiarsi le arti. Arte & Antropologia’. Un invito a ripensare al rapporto tra arte e antropologia per rispondere a queste domande: è arte solo ciò che è effimero oppure anche un oggetto di uso comune? Sono arte anche le usanze, gli oggetti ed i gesti quotidiani di popolazioni e comunità che hanno interessato l’attenzione degli antropologi?
Di sicuro l’arte di saper fare resiste anche nelle condizioni più ostili. Lo dimostrano undici fashion designer ucraini, ospiti della rassegna Pitti Uomo, appena conclusasi alla Fortezza da Basso di Firenze. In un articolo su ‘Milano Finanza Fashion’, è raccontato il loro l’attaccamento al lavoro, alla cultura e alle tradizioni del loro territorio, un rapporto più forte e saldo che mai in questo momento così drammatico per il loro Paese.
MERCATI ESTERI – Gli strumenti gratuiti offerti dall’Unità di Crisi della Farnesina alle pmi italiane in missione all’estero
L’Unità di Crisi della Farnesina mette a disposizione delle imprese italiane una serie di strumenti gratuiti per aumentare la sicurezza sul lavoro, la preparazione e le competenze dei dipendenti in missione all’estero. “Servizi dedicati soprattutto alle micro e piccole imprese che non hanno strutture e fondi da investire in modelli organizzativi e software di sicurezza. Questi strumenti esistono già e sono a disposizione di tutte le imprese italiane”, ha spiegato Nicola Minasi, Capo della struttura operativa del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale per le emergenze all’estero dei nostri connazionali.
L’Unità di Crisi della Farnesina offre due siti internet e un’applicazione per dispositivi mobili. Un pacchetto di strumenti digitali intuitivi e ad alto tasso di innovazione. Se l’app Unità di Crisi è la soluzione più pratica e veloce, il sito www.viaggiaresicuri.it offre tutte le informazioni aggiornate in tempo reale sulle emergenze, i conflitti e i pericoli in corso nel mondo. Il sito www.dovesiamonelmondo.it, invece, è la piattaforma digitale dove cittadini, imprese e organizzazioni possono segnalare la propria presenza all’estero, soprattutto in zone ad alto rischio. “Senza segnalazione preventiva non sapremo mai dove si trovano i nostri connazionali all’estero. Per questo motivo è fondamentale informare l’Unità di Crisi sulla presenza, l’itinerario e le tappe del viaggio all’estero”, ha aggiunto Nicola Minasi.
“Le imprese possono contare sul nostro supporto per la registrazione delle trasferte di lavoro sul portale, dove c’è una sezione riservata proprio ad aziende e organizzazioni, e per avere un filo diretto con i responsabili aziendali della sicurezza sul lavoro. Utilizziamo questi dati personali solo ed esclusivamente in caso di pericolo per i nostri concittadini. In più – ha aggiunto il Capo dell’Unità di Crisi della Farnesina, Nicola Minasi – possiamo organizzare confronti diretti con le aziende per segnalare pericoli e criticità dei paesi dove si andrà a lavorare. È un momento di formazione molto importante per limitare rischi e pericoli per i propri dipendenti e collaboratori”.
Gli strumenti offerti dall’Unità di Crisi della Farnesina possono aiutare migliaia di micro, piccole imprese italiane a lavorare in sicurezza all’estero, tutelando i propri dipendenti e limitando i pericoli di operare anche nelle zone più a rischio del mondo.
Scarica la brochure informativa dell’Unità di Crisi sugli strumenti per le imprese, clicca qui:
https://www.confartigianato.it/wp-content/uploads/2022/06/UdC_Farnesina_Imprese-allestero-2022.pdf
Il Consigliere di Ambasciata Nicola Minasi ci ha aperto le porte dell’Unità di Crisi della Farnesina e spiegato, in un’intervista esclusiva, il funzionamento e le opportunità gratuite riservate alle imprese associate.
ALIMENTAZIONE – Nasce Confartigianato Frantoiani, alla presidenza il ligure Federico Fresia
Lo scorso 21 giugno, l’Assemblea costitutiva di Confartigianato Frantoiani ha eletto Federico Fresia alla presidenza di categoria. L’imprenditore di Imperia sarà supportato dai consiglieri Giuseppe Perilli (Puglia), Giuseppe Chiera (Calabria), Corrado Corradini (Marche) e Adriano Petacchi (Toscana). Nell’ottica strategica della valorizzazione della filiera olivicolo-olearia e dello sviluppo della categoria, “sarà fondamentale farci guidare da alcuni driver che necessariamente dovranno passare per la ricerca e l’innovazione, la sostenibilità ambientale e finanziaria delle imprese, utilizzando le leve del marketing e della promozione, della formazione e della comunicazione – ha sottolineato il Presidente Fresia – Alla luce di questo, credo che Confartigianato Frantoiani, analizzando le criticità che rallentano lo sviluppo del settore, abbia il compito fondamentale di individuare i punti di forza da valorizzare e fornire nuovi indirizzi e servizi agli associati per il rafforzamento dei frantoi e dell’intera filiera”.
“Il frantoio può diventare il soggetto aggregatore per ottimizzare e valorizzare le produzioni di olio EVO di qualità. L’evoluzione dei frantoi verso un modello di impresa tecnologicamente avanzata ed integrata nella filiera può portare ad una maggiore remunerabilità della materia prima e al miglioramento della qualità del prodotto finito. Infine – ha concluso Fresia – sarà vitale trovare delle soluzioni per contrastare il caro energia in vista della prossima campagna olivicola che si prefigura difficile sul fronte dei costi di produzione”.
D.L. “SEMPLIFICAZIONI” – DIFFERIMENTO DEL TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE IMU E DELLA REGISTRAZIONE AIUTI DI STATO
Con l’entrata in vigore del D.L. “semplificazione”, è ufficiale la proroga del termine di presentazione della dichiarazione IMU per il 2021 e del termine per la registrazione degli Aiuti di Stato. Atteso in data odierna un provvedimento direttoriale con il nuovo termine di invio dell’Autodichiarazione per gli aiuti di Stato
Il D.L. “semplificazioni”, n. 73 del 21 giugno 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 143/2022,ed entrato in vigore il 22 giugno c.a., all’articolo 35 conferma le preannunciate proroghe di alcuni termini in scadenza il prossimo 30 giugno 2022: la dichiarazione IMU per il 2021 e la registrazione degli aiuti di Stato COVID-19 nel Registro nazionale aiuti.
DICHIARAZIONE IMU PER IL 2021
Il comma 4 dell’articolo 35 proroga al 31 dicembre 2022 il termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2021.
Il differimento è stato richiesto dalla Confederazione in considerazione dell’imminente approvazione della nuova modulistica che prevede l’indicazione, in relazione ai singoli immobili, dell’eventuale esenzione IMU di cui hanno goduto per il 2021 a seguito della pandemia COVID-19.
REGISTRAZIONE DEGLI AIUTI DI STATO COVID-19
I commi 1-2 dell’articolo 35 dispongono la modifica dei termini per la registrazione degli aiuti non subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione di cui all’articolo 10, comma 1, secondo periodo, del DM 31 maggio 2017, n. 115, [Regolamento per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA)].
Si tratta degli aiuti individuali:
non subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati non subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati,
ovvero subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti,
che solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa a fini fiscali nella quale sono dichiarati debbono essere registrati nel RNA nell’esercizio finanziario successivo a quello della fruizione da parte del soggetto beneficiario. Agli adempimenti sopra individuati provvede l’Agenzia delle entrate.
Con la modifica operata dall’articolo 35 citato, l’obbligo di registrazione nel RNA in capo all’Agenzia delle entrate i cui termini sono in scadenza:
dalla data di entrata in vigore della presente disposizione (22 giugno 2022) al 31 dicembre 2022, sono prorogati al 30 giugno 2023;
dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, sono prorogati al 31 dicembre 2023.
La proroga si applica alla registrazione nel RNA, nonché nei registri aiuti di Stato SIAN-Sistema Informativo Agricolo Nazionale e SIPA-Sistema Italiano della Pesca e dell’Acquacoltura, degli aiuti riconosciuti ai sensi delle sezioni 3.1 e 3.12 del Temporary Framework (art. 35, comma 2).
Il maggior periodo di tempo a disposizione dell’Agenzia delle entrate per la registrazione degli aiuti, dà la possibilità al Direttore dell’Agenzia stessa di emanare un proprio Provvedimento per prorogare il termine del 30 giugno 2022 ad altra e successiva data.
AUTOTRASPORTO – Prezzo gasolio alle stelle. Il Governo intervenga urgentemente a sostegno del comparto
“Con i prezzi del gasolio alle stelle sarà difficile per chiunque continuare a lavorare. E’ urgente che il Governo intervenga ancora a sostegno del comparto dell’autotrasporto, con misure specifiche che diano sollievo ad un settore essenziale per la movimentazione delle merci, dei beni alimentari e di prima necessità”.
Questo l’appello lanciato dal Presidente di Confartigianato Trasporti ed Unatras Amedeo Genedani per fronteggiare la continua impennata dei costi di rifornimento dei carburanti che sta mettendo in ginocchio l’attività di trasporto professionale.
Confartigianato Trasporti apprezza le recenti parole della Viceministra alle infrastrutture e mobilità sostenibili Teresa Bellanova che, recependo le richieste dell’associazione, ha dichiarato la volontà di non lasciare solo il mondo dell’autotrasporto in questa fase difficilissima. E, proprio per questo, chiediamo siano vagliati al più presto nuovi interventi di sostegno per il settore, evitando il serio rischio che la categoria si blocchi per impossibilità di continuare a garantire i servizi di trasporto.
Le imprese sono adesso in attesa della prossima emanazione del decreto attuativo per l’erogazione dei 500 milioni di euro a favore dell’autotrasporto, che è stato trasmesso alla Direzione concorrenza della Commissione Europea, contenente le modalità operative per fruire del credito d’imposta in compensazione.
Nell’attesa che sia resa ufficiale la procedura tecnica per fruire le risorse e in considerazione dell’inefficacia dello sconto di 25 cent alla pompa, Confartigianato Trasporti ritiene indispensabile che il Ministro Giovannini presti la dovuta attenzione alla situazione e si agisca per tempo definendo un complesso di misure che vadano in più direzioni: da un lato bisogna agire fissando un tetto massimo del prezzo delle materie prime, dall’altro bisogna porre fine alla speculazione rafforzando i controlli antifrode in atto e di conseguenza vanno assicurati adeguati ristori a migliaia di piccoli e medi operatori strozzati da questa congiuntura devastante.
Riforma dell’assistenza per gli anziani non autosufficienti: ANAP si unisce all’appello delle organizzazioni del Patto: “La Delega del Governo sia all’altezza delle esigenze di anziani e familiari”.
Entro l’estate il Governo dovrà presentare il Disegno di Legge Delega per la riforma per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Lo indicano i tempi del PNRR. È, quindi, un momento decisivo per i 3.8 milioni di anziani non autosufficienti e per i loro familiari. Per questo motivo, le organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” si rivolgono nuovamente al Governo, con una lettera al Presidente Draghi ed ai Ministri Speranza e Orlando.
“Vogliamo una riforma all’altezza delle esigenze di anziani e familiari. La Delega metterà le basi di una riforma attesa da 30 anni: le debolezze del welfare attuale e l’invecchiamento della popolazione dicono che è un passaggio decisivo, che non si può sbagliare. Chiediamo, dunque, che si introduca il “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” previsto nelle proposte presentate dal Patto”.
Il “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza”, raggruppa la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese: rappresenta gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi. Si tratta della comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi nella elaborazione di questa riforma.
“Il momento sociale è delicato e gli anziani hanno bisogno di essere tutelati il prima possibile” ha dichiarato Guido Celaschi, Presidente Nazionale di ANAP- Confartigianato “ È il momento di agire per costruire un migliore welfare per la tutela della non autosufficienza”
Il Patto torna a chiedere l’introduzione del Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA), che comprende tutte le misure pubbliche – di carattere sociale e sanitario – per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. In questo modo si supererebbe l’attuale frammentazione degli interventi per costruire un unico sistema integrato della non autosufficienza. Inoltre, si arriverebbe ad una semplificazione perché l’accesso allo SNA è determinato da una sola valutazione nazionale, che assorbe tutte quelle oggi esistenti. Nondimeno, significherebbe attribuire a questo settore, sinora trascurato, la necessaria legittimazione istituzionale e politica.