ADDETTO ANTINCENDIO – CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Mercoledì 11 e giovedì 12 dicembre 2019 si svolgeranno, presso la sede Confartigianato Imprese di Cosenza, i corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in azienda per addetto antincendio in attività a rischio di incendio medio, ai sensi del D.M. n. 64 del 10 marzo 1998 e del D.Lgs. n. 106/09, recante i criteri generali di sicurezza antincendio e di gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.
È obbligo del datore di lavoro individuare una o più persone da formare in merito alle procedure da adottare in caso di incendio.
Occorre, altresì, fornire ai lavoratori un’adeguata informazione/formazione sui principi base della prevenzione incendi e sulle azioni da attuare nel caso in cui si verifichi tale emergenza.
Gli incaricati hanno l’obbligo di frequentare appositi corsi di formazione.
OPERATORE SOCIO SANITARIO (OSS) – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO COSENZA
Lunedì 9 dicembre 2019, presso la sede di Confartigianato Imprese Cosenza, si svolgerà il corso per il conseguimento del titolo di operatore socio sanitario (OSS) – (L.R. 18/85, art. 40 e D.G.R. n. 155/17).
Lo stesso è volto a fornire una formazione specifica di carattere teorico e tecnico-pratico per un profilo assistenziale polivalente, riferito ad un operatore in grado di intervenire nelle situazioni caratterizzate dalla mancanza di autonomia psicofisica dell’assistito, con un approccio che privilegia l’attenzione alla persona, alle sue esigenze e potenzialità residue.
Il corso intende fornire l’acquisizione e l’approfondimento di una professionalità polivalente con il profilo professionale.
EMERGENZA TERREMOTO IN ALBANIA – INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ DELLA DIOCESI DI CASSANO ALLO IONIO – CARITAS DIOCESANA
Dalla Diocesi di Cassano allo Ionio – Caritas Diocesana riceviamo e pubblichiamo…
Dopo la forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito alle 3,54 l’Albania il 26/11/2019, con epicentro vicino a Durazzo, altre 530 scosse si sono succedute ed una di 5.6 è avvenuta nel pomeriggio del 27 novembre. Le città più colpite sono Durazzo, la seconda città del paese, e Thumané, a 40 km a Nord di Tirana. Danni si sono registrati in molte città dell’ Albania, Kruje, Lezhe,, Tirana, Lac, Lushnje e Fier. I danni sono ingenti ed importanti. Il numero delle vittime è salito a 40 e dei feriti a 750. Le scosse continuano quotidianamente, alcune di forte intensità 5.2 e 5.1. Caritas Albania si è attivata subito prestando i primi soccorsi e raccogliendo le prime informazioni dalle parrocchie e missioni per andare incontro alle esigenze delle persone colpite e a quelle dei numerosi sfollati.
Caritas Italiana, che collabora con Caritas Albania dal 1993, sta partecipando all’emergenza in coordinamento con la rete Caritas Europa/Caritas Internationalis. Resta in contatto costante con Caritas Albania ed è pronta a sostenerne gli sforzi per far fronte a questa nuova emergenza e venire incontro ai bisogni della popolazione.
Caritas Italiana è presente in Albania con due operatori in loco e sta lavorando a fianco degli operatori di Caritas Albania per sostenerla in ogni necessità.
AI fine di facilitare il lavoro degli operatori di Caritas Albania, come Caritas diocesana, unitamente al nostro Vescovo S.E. Mons. Francesco Savino, ci uniamo a Caritas Italiana proponendo le modalità operative e le indicazioni che ci sono pervenute, tra le quali, tra cui avviare una raccolta fondi per sostenere le spese di Caritas Albania. Si può fare riferimento a Caritas Italiana — Ufficio Europa. E stato a tal fine lanciato un appello per la raccolta fondi tramite i consueti canali di Caritas Italiana con causale: “Albania/Terremoto novembre 2019”.
È possibile, dunque, sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line a questo link https://www.caritas.it/home_page_archivio/come_ contribuire/00003068 Donazioni online. html, o bonifico bancario (causale Albania/Terremoto novembre 2019) tramite:
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Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma -Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111 Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma — Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474;
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Banco Posta, viale Europa 175, Roma — Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013 UniCredit, via Taranto 49, Roma — Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Si raccomanda di:
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non raccogliere alimenti. Attualmente non servono;
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non raccogliere vestiti o coperte o kit igienici sino a che non sarà più chiaro come le autorità locali intendono organizzare le attività di soccorso per le famiglie;
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non partire senza preavviso sulla scia della commozione per l’evento e gli avvenimenti.
Aggiornamenti costanti verranno rilasciati nelle prossime ore, secondo l’evolversi della situazione e la possibilità di ottenere informazioni precise e dettagliate.
WHATSAPP BUSINESS – UNA NUOVA FRONTIERA PER L’ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE AGLI ASSOCIATI
Facendo seguito a quanto già pubblicato sull’argomento, si rammenta che Confartigianato Imprese Cosenza ha attivato un nuovo servizio di informazione alle imprese associate, a mezzo WhatsApp, denominato, per l’appunto, WhatsApp Business.
Tutte le notizie e le novità inerenti alle varie categorie saranno veicolate attraverso tale nuova modalità, semplice, fruibile, sintetica, di facile e immediata consultazione.
Per rendere il servizio efficiente e applicabile nell’immediato, occorre che l’associato registri nella rubrica del proprio telefono-cellulare il numero telefonico della scrivente che è il seguente: 0984/73955, comunicando a questa Associazione, in risposta alla presente informativa, il proprio numero di cellulare sul quale ricevere le comunicazioni.
SICUREZZA SUL LAVORO – CORSO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO CONFARTIGIANATO COSENZA
È in programmazione, presso le sedi territoriali di Confartigianato Imprese Cosenza, il corso di formazione e aggiornamento per Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, obbligatorio ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 81/2001 e ss.mm. ed in virtù della nuova normativa – Accordo Stato-Regioni 2012.
La durata è costituita da un monte ore complessivo che varia da 16, 32, 48 ore per la prima partecipazione; 4, 8, 16 per l’aggiornamento, in base al livello di rischio, rispettivamente Basso, Medio, Alto, individuato dalla classificazione ATECO 2002_2007.
MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
È in programmazione il corso di formazione per responsabili e addetti alla manipolazione degli alimenti, la cui obbligatorietà è sancita dal DGR 98/07 e dal Regolamento CE 852/04.
Sono tenuti a partecipare tutti gli operatori del settore alimentare, responsabili (titolare o legale rappresentante di società) e i lavoratori delle aziende operanti in tale ambito, addetti alla manipolazione degli alimenti, in quanto tale partecipazione sostituisce il rilascio del libretto sanitario e consente di evitare diffide e sanzioni.
A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, sono interessate le attività di: mensa, ristorante, pizzeria, rosticceria, pasticceria, gelateria, pastificio, panificio, allievi di scuola alberghiera, addetti alla trasformazione, lavorazione, vendita, confezionamento e trasporto degli alimenti, camerieri e baristi.
TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
È in programmazione il corso di formazione professionale per “Tecnico meccatronico delle autoriparazioni”, ovvero l’individuo preposto alla gestione tecnica dell’azienda di autoriparazione, regolarmente iscritta nel Registro imprese o all’Albo delle imprese artigiane.
Possono, comunque, continuare a svolgere l’attività le imprese i cui responsabili tecnici (siano o meno titolari dell’impresa stessa) abbiano compiuto 55 anni di età alla data del 5 gennaio 2013 e ciò sino al compimento dell’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
Il superamento dell’esame finale comporta il rilascio di un attestato di qualifica professionale di “Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni”, riconosciuto dalla Regione Calabria e valido a livello nazionale ed europeo.
SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza ha in programmazione, presso le proprie sedi territoriali, il corso di formazione obbligatorio per l’ottenimento del requisito professionale per l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e vendita dei prodotti alimentari (bar, ristoranti, pizzerie, etc.), secondo i criteri fissati dall’art. 40 della L.R. n. 18/85.
Si sottolinea l’opportunità di una sollecita adesione, considerato l’imminente avvio delle attività formative.
SICUREZZA LAVORATORI DIPENDENTI – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza ha in programmazione il corso per lavoratori. A seguito della Conferenza Permanente fra Ministero delle Politiche Sociali, Ministero della Salute, Regioni e Province autonome del 21 dicembre 2011, in attuazione dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono state definite le modalità ed i criteri relativi allo svolgimento della formazione obbligatoria per la sicurezza dei lavoratori dipendenti.
In particolare, l’Accordo Stato-Regioni prevede che la formazione sulla sicurezza dei lavoratori abbia una durata variabile in funzione del settore di appartenenza dell’azienda e sia composta da un modulo di carattere “generale “ e un modulo “specifico”.
Per tutti i settori, la formazione “generale” ha una durata di 4 ore e si pone l’obiettivo di formare i lavoratori in merito ai concetti generali di prevenzione e sicurezza sul lavoro, mentre la durata della formazione “specifica” sarà rispettivamente di 4, 8 e 12 ore, in base al livello di rischio individuato dalla classificazione ATECO 2002_2007. Si ricorda che decorsi 5 anni dalla formazione, i lavoratori dovranno obbligatoriamente frequentare un corso di aggiornamento.
PATENTINO DA FRIGORISTA – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza informa che è in programmazione un corso di formazione per la preparazione all’esame per l’ottenimento del Patentino F-GAS, ai sensi del D.P.R. 43/2012, concernente l’attuazione del Regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra.Lo stesso è obbligatorio per tutti i tecnici che realizzano installazione, manutenzione e riparazione degli impianti contenenti gas refrigeranti fluorurati ad effetto serra.
AGENTE E RAPPRESENTANTE DI COMMERCIO – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
È in programmazione il corso di formazione per agente e rappresentante di commercio, obbligatorio ai sensi della legge n. 204/1985.
Lo stesso è rivolto a coloro i quali intendono intraprendere tale professione e che, in virtù di ciò, interagiscono quotidianamente con realtà economiche di diversa natura.
Il percorso formativo è costituito da lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, al termine delle quali i partecipanti che avranno frequentato almeno l’80% delle ore previste dal programma saranno sottoposti a verifica di apprendimento.
Agli stessi sarà rilasciato un attestato di abilitazione per l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio, valido su tutto il territorio nazionale.
La frequenza di un apposito corso di formazione è fondamentale per intraprendere l’attività, presso la CCIAA competente per territorio.
Il corso è finalizzato alla formazione di figure professionali che abbiano contezza delle tendenze di mercato e siano, quindi, in grado di intervenire sulle promozioni di vendita/servizi.
La competenza sviluppata permette di definire il rapporto con il cliente ricevendone gli ordini e riscuotendone i crediti, oltre a consentire l’apprendimento di abilità riguardanti i rapporti commerciali e di rappresentanza.
Scopo finale, dunque, è formare figure professionali in linea con i criteri dettati dalla Legge 204/85 di disciplina della materia.
IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (IAP) – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE COSENZA
Confartigianato Imprese Cosenza comunica che è in programmazione il corso di formazione “Imprenditore Agricolo Professionale (IAP)”.
La partecipazione alle lezioni consente l’acquisizione dell’attestato di frequenza e profitto, utile ai fini della partecipazione al bando riguardante la Misura 6 del P.S.R. Calabria 2014-2020 – Annualità 2018.
Il corso avrà una durata di 150 ore, di cui 120 in aula e 30 di stage in azienda.
La frequenza è obbligatoria e le assenze consentite non possono superare il 20% del monte ore totale.
I requisiti per l’ammissione al corso sono:
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maggiore età;
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diploma di scuola secondaria di primo grado.
Il percorso formativo sarà incentrato sulle tematiche relative all’acquisizione e aggiornamento di conoscenze e competenze professionali per gli imprenditori agricoli.
In particolare, gli argomenti trattati affronteranno i temi del marketing e della legislazione in materia, dell’igiene e sicurezza alimentare, della sicurezza sui luoghi di lavoro, della multifunzionalità dell’attività agricola, della gestione economica dell’azienda condotta con modalità produttive eco-compatibili.
AGENTE IMMOBILIARE – CORSO DI FORMAZIONE CONFARTIGIANATO COSENZA
È in programmazione il corso di formazione obbligatorio per l’ottenimento del requisito professionale da parte di coloro che intendono intraprendere l’attività di agente d’affari in mediazione nel settore immobiliare.
Il corso è finalizzato a fornire ai partecipanti le competenze necessarie per operare come agente d’affari in mediazione settore immobiliare e per la preparazione all’esame di abilitazione da espletare presso la Camera di Commercio.
Il percorso formativo, secondo i criteri fissati dall’art. 40 della L.R. n. 18/85, ha una durata complessiva di 80 ore.
Possono iscriversi tutti coloro che abbiano raggiunto la maggiore età e conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
PLASTIC TAX – MANIFESTO DELLE PICCOLE IMPRESE: IL GOVERNO LA CANCELLI
Le imprese artigiane, agricole, commerciali, cooperative e la piccola e media industria, “fortemente impegnate da anni in azioni concrete ed efficaci, orientate alla sostenibilità ed all’economia circolare, ritengono che la ‘Plastic Tax’ sia una misura inutilmente vessatoria vestita da ‘misura di salvaguardia ambientale’, non sostenibile nel breve periodo dal sistema economico e che non individua correttamente le azioni che avrebbero dovuto essere messe in campo per raggiungere efficacemente lo scopo di disincentivare l’uso della plastica”. Lo si legge in una nota firmata, tra gli altri da Confartigianato Imprese, con la quale si chiede al Governo di cancellarla e di sostituirla con incentivi alle imprese.
“La tassa – si legge nella nota – rischia di tradursi in un prelievo ai danni di imprese e consumatori, senza produrre alcun effetto positivo per l’ambiente. Colpire indifferentemente tutti i prodotti senza alcuna distinzione è una misura che contraddice ogni razionale politica di sostegno all’economia circolare, che non tiene conto, peraltro, che gli imballaggi in plastica, già oggi, sono gravati da prelievo ambientale che finanzia raccolta e riciclo e che è applicato in misura differenziata proprio in base alle caratteristiche dell’imballaggio”.
CREDITO – FEDART FIDI DENUNCIA: EMERGENZA CREDITO PER ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE
Non c’è credito per gli artigiani italiani. Il trend del primo semestre 2019 parla di meno 22,5 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. A dirlo è la 23° ricerca di Fedart Fidi (la Federazione Nazionale Unitaria dei Confidi dell’artigianato e Pmi promossa da Confartigianato) presentata a Roma durante la Convention nazionale. La Ricerca annuale di Fedart, che fotografa il ruolo della garanzia in Italia e i trend in corso, evidenzia come il sistema dei Confidi, pur risentendo tuttora in parte delle criticità che interessano il Paese, conferma un posizionamento nel complesso significativo nel mercato della garanzia: lo stock di finanziamenti garantiti in essere si colloca poco al di sotto di 10 miliardi di euro, mentre quelli intermediati nell’anno raggiungono quasi i 3,5 miliardi di euro. Lo stock di garanzie in essere a favore delle 675.000 imprese socie ammontano a 4,8 miliardi di euro e 1,7 miliardi di euro sono quelle erogate nell’anno.
Per quanto riguarda, in generale, l’accesso delle piccole imprese ai finanziamenti, nel primo semestre 2019, che ha visto una contrazione ulteriore del credito alle piccole imprese, gli artigiani sono quelli che hanno subito la riduzione maggiore. dal 2010 ad oggi hanno perso il 41% di finanziamenti
Manca una corretta distribuzione del credito alle Pmi e, in particolare, agli artigiani. Per le micro imprese fino a 10 addetti, che rappresentano la base produttiva del Paese, i dati al 31 dicembre 2018 e quelli al 30 giugno 2019 confermano che il mercato del credito resta di difficile accessibilità, spesso legata alla dimensione e non alla qualità dell’impresa. Il trend del primo semestre 2019 parla di meno 22,5 miliardi di euro di credito erogato rispetto all’anno precedente. Un dato che da solo fotografa il fallimento del mercato del credito con il venir meno di una efficiente allocazione dello stesso alle imprese e al sistema economico, che si aggrava anche nell’attuale fase di ripresa. Il credito totale alle imprese nel 2019 è stato di 722,7 contro i 744,2 miliardi di euro del 2018.
Se si guarda al solo comparto artigiano la situazione risulta ancora più grave con una curva decrescete di 1,8 miliardi di euro in meno. Come spiegano da Fedart Fidi: “Il credito all’artigianato cresce meno velocemente e diminuisce più rapidamente di quello al totale delle imprese. Il settore dal 2010 ad oggi ha perso il 41% di finanziamenti”.
La ricerca Fedart Fidi mostra come lo stock di finanziamenti garantito dai Confidi italiani si è ridotto dei due terzi in 8 anni e nell’ultimo anno è passato da 20 a 17 miliardi di euro. In sostanza prosegue la divaricazione: troppo credito a poche imprese che non ne avrebbero bisogno e credito insufficiente alle Pmi, per loro invece indispensabile per operare.
Da una prima analisi dei dati emerge innanzitutto una significativa flessione del numero di operazioni e del volume di finanziamenti in controgaranzia, che si sono ridotti di circa un terzo – il doppio della garanzia diretta, e anche l’operatività a rischio tripartito presenta ancora delle criticità. L’andamento del Fondo di Garanzia richiede un monitoraggio costante nel tempo per valutarne l’evoluzione e progettare le necessarie azioni correttive, stante che il Fondo di Garanzia si riconferma il principale intervento di politica economica del Paese a sostegno del credito per le PMI.
EVENTI – IL MAESTRO PASTICCERE NICOLA GIOTTI CONQUISTA ROMA CON LE SUE DECORAZIONI AEROGRAFATE SUL CIOCCOLATO
Il 25 novembre scorso, il Comprartigiano Store di viale Giulio Cesare a Roma ha ospitato i maestri pasticceri Nicola Giotti e Damaride Russi e la loro aerografia indiretta speculare lucida, la tecnica di decorazione del cioccolato inventata proprio dal maestro pugliese nel suo laboratorio di Giovinazzo. Un metodo che consiste nell’aerografare direttamente lo stampo in silicone, lavorando in maniera speculare rispetto al disegno originale. Il risultato finale sono delle vere e proprie opere d’arte disegnate sulla più dolce delle tele possibili, caratterizzate da colori vivi e da una lucentezza straordinaria. Del gusto, infine, neanche a parlarne. Le creazioni del Maestro Nicola Giotti sono un’esplosione di bontà, grazie all’utilizzo esclusivo di materie prime di qualità assoluta e a una maestria nell’arte della pasticceria affinata in anni e anni di esperienza in laboratorio.
Oggi, grazie all’aiuto di Damaride Russi, il Maestro Giotti sta portando la sua innovativa tecnica di decorazione in tutta Italia. A cominciare proprio dal Comprartigiano Store di Confartigianato, lo spazio dedicato alle eccellenze agroalimentari italiane, che proprio con il maestro pasticcere di Giovinazzo ha inaugurato la serie di incontri Food and art, con dimostrazioni, show cooking e incontri diretti con i migliori artigiani d’Italia.
AUTORIPARAZIONE – REVISIONI VEICOLI E CALIBRAZIONE ATTREZZATURE: IL MINISTERO DEI TRASPORTI DISPONE LA PROROGA ACCOGLIENDO LE SOLLECITAZIONI DEI REVISORI AUTO DI ANARA-CONFARTIGIANATO
A seguito dell’intervento dei Revisori Auto di Confartigianato, è stato scongiurato il rischio di interruzione dell’attività dei centri di controllo. La Categoria aveva infatti sollecitato al Ministero Infrastrutture e Trasporti soluzioni urgenti per superare alcune criticità legate al rinnovo del riconoscimento ministeriale agli Enti di Certificazione a suo tempo autorizzati, con specifico decreto, ad eseguire le verifiche metrologiche delle attrezzature in dotazione alle officine di revisione.
La calibrazione delle attrezzature rappresenta una questione rilevante che impatta direttamente sull’operatività dei centri di controllo e sulla possibilità di garantire la continuità del servizio revisioni, a garanzia degli utenti e della sicurezza stradale.
Le richieste di ANARA Confartigianato hanno trovato positivo riscontro da parte del Ministero dei Trasporti che si è attivato per evitare disservizi e disagi a imprese del settore e utenti e in particolare per prolungare l’autorizzazione ministeriale agli Enti di Certificazione già abilitati.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti disposto la proroga, fino al 31 maggio 2020, dell’autorizzazione rilasciata agli Enti di Certificazione già abilitati ad espletare le verifiche metrologiche delle attrezzature.
Si tratta di una misura importante, ottenuta grazie all’intervento dei Revisori Auto di Confartigianato, che garantisce la continuità delle operazioni di revisione e dell’attività delle imprese associate del settore.
MEDIA – GLI ARTIGIANI DI ‘PEZZI UNICI’ CONQUISTANO IL PUBBLICO TELEVISIVO E VINCONO NEL PRIME TIME
L’artigianato conquista il pubblico televisivo: anche la seconda puntata della fiction ‘Pezzi Unici’, trasmessa domenica 24 novembre su Rai1, è stata vista da oltre 4,6 milioni di spettatori con il 20,2% di share, e nel prime time (la fascia oraria di massimo ascolto) ha battuto ancora una volta i programmi di tutte le altre reti televisive.
Continua il successo, quindi, per la serie diretta da Cinzia Th Torrini, interpretata da attori come Sergio Castellitto e Giorgio Panariello e realizzata in collaborazione con Confartigianato Firenze e con i quasi 100 imprenditori associati che hanno partecipato alla fiction.
Nelle prossime puntate di ‘Pezzi Unici’ si entra nel vivo di una trama che avvince perché intreccia la suspense del thriller con la descrizione della bellezza e dei valori dell’artigianato e con il racconto delle vicende personali di 5 giovani che scoprono nel lavoro artigiano uno strumento di riscatto, una nuova strada per costruirsi il futuro.
GESTIONE SEPARATA – AMPLIATE LE TUTELE PER MALATTIA E DEGENZA OSPEDALIERA – INDICAZIONI APPLICATIVE DALL’INPS
L’articolo 1 del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 novembre 2019, n. 128, ha apportato modifiche al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, con l’inserimento dell’articolo 2-bis (Ampliamento delle tutele in favore degli iscritti alla gestione separata) ampliando la tutela previdenziale relativa all’indennità giornaliera di malattia e all’indennità di degenza ospedaliera per gli iscritti alla Gestione separata.
L’INPS, con la circolare n. 141 del 19 novembre 2019, fornisce le prime indicazioni applicative delle novità introdotte, che riguardano tutte le categorie di lavoratori iscritti alla predetta gestione con aliquota contributiva piena e sono entrate in vigore il 5 settembre 2019.
Pertanto, precisa l’INPS, gli eventi di malattia e le degenze ospedaliere iniziate precedentemente – anche se ancora in corso alla citata data del 5 settembre 2019 – ricadono nell’ambito di applicazione della previgente normativa.
La disposizione normativa modifica il requisito contributivo richiesto ai lavoratori per accedere alle tutele in argomento, mentre conferma quello reddituale. Pertanto, le indennità di malattia e di degenza ospedaliera, per gli eventi verificatisi a decorrere dal 5 settembre 2019, vengono riconosciuti se:
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nei 12 mesi precedenti l’evento risulti attribuito, cioè accreditato, almeno 1 mese di contribuzione nella Gestione separata;
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nell’anno solare che precede quello in cui è iniziato l’evento, il reddito individuale, assoggettato a contributo, presso la gestione separata non sia superiore al 70% del massimale contributivo di cui all’articolo 2, comma 18, della legge n. 335/1995, valido per lo stesso anno.
La circolare, al punto 5, determina, infine, i nuovi importi delle indennità, suddivise in: degenza ospedaliera e indennità di malattia.
La misura dell’indennità di degenza ospedaliera è aumentata del 100%. Per le degenze iniziate a decorrere dal 5 settembre 2019, l’indennità, calcolata su 280,94 euro, corrisponde, per ogni giornata indennizzabile, a:
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44,95 euro (16%), in caso di accrediti contributivi da 1 a 4 mesi;
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67,43 euro (24%), in caso di accrediti contributivi da 5 a 8 mesi;
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89,90 euro (32%), in caso di accrediti contributivi da 9 a 12 mesi.
La misura dell’indennità di malattia è pari al 50% dell’importo corrisposto a titolo di indennità per degenza ospedaliera a favore dei lavoratori iscritti alla Gestione separata.
Per gli eventi di malattia iniziati a decorrere dal 5 settembre 2019, l’indennità viene calcolata su 280,94 euro e corrisponde, per ogni giornata indennizzabile, a:
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22,48 euro (8%), se nei 12 mesi precedenti l’evento risultano accreditate da 1 a 4 mensilità di contribuzione;
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33,71 euro (12%), se nei 12 mesi precedenti l’evento risultano accreditate da 5 a 8 mensilità di contribuzione;
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44,95 euro (16%), se nei 12 mesi precedenti l’evento risultano accreditate da 9 a 12 mensilità di contribuzione.
VENDITA DI PRODOTTI ALCOLICI – REINTRODOTTA LA DENUNCIA FISCALE – DENUNCIA ENTRO IL 31 DICEMBRE 2019 – SINTESI DEGLI ADEMPIMENTI
Con la disposizione dettata dall’articolo 13-bis introdotto dalla legge n. 58 del 28 giugno 2019, di conversione de D.L. n. 34 del 30 aprile 2019 (c.d. “Decreto crescita”), – a decorrere dal 30 giugno 2019 – è stato ripristinato l’originario campo di applicazione dell’art. 29, comma 2, del D.Lgs. n. 504 del 26 ottobre 1995, oggetto di parziale abrogazione ad opera dell’art. 1, comma 178, della legge n. 124/2017, a decorrere dal 29 agosto 2017.
L’Agenzia delle Dogane ha fornito alcuni chiarimenti in ordine agli esercizi di vendita di prodotti alcolici e reintroduzione dell’obbligo di denuncia fiscale, stabilendo, tra l’altro, che i soggetti sottoposti all’obbligo di denuncia dovranno presentare, all’Ufficio delle Dogane territorialmente competente, entro il 31 dicembre 2019, la denuncia di attivazione di esercizio di vendita per quanto attiene alla disciplina dell’accisa, utilizzando l’apposito modulo di denuncia reperibile nel sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Con l’approssimarsi della scadenza vogliamo riassumere gli adempimenti e fornire qualche chiarimento in merito ai prodotti e ai soggetti coinvolti, a diritti e imposta di bollo.
Per quanto riguarda la categoria di prodotti coinvolti, l’art. 29 del D.Lgs n. 504/1995 obbliga a denuncia di attivazione:
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gli esercenti impianti di trasformazione, di condizionamento e di deposito di alcole e di bevande alcoliche assoggettati ad accisa;
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gli esercizi di vendita ed i depositi di alcole denaturato con denaturante generale in quantità superiore a 300 litri.
Tali esercizi devono ottenere la licenza fiscale di esercizio dall’Ufficio dell’Agenzia delle dogane competente per territorio.
Rientrano tra i prodotti alcolici assoggettati ad accisa:
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grappe, acquaviti, liquori, alcole etilico, birra, vino, prodotti alcolici intermedi, come i vini aromatizzati e liquorosi;
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bevande fermentate diverse dal vino e dalla birra, come i sidri, aromi, profumerie alcoliche etc..
Per quanto riguarda i soggetti coinvolti, l’art. 13-bis “Decreto Crescita” ha reintrodotto – a decorrere dal 29 giugno 2019 – la denuncia fiscale per la vendita di alcolici da parte:
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degli esercizi pubblici;
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degli esercizi di intrattenimento pubblico;
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degli esercizi ricettivi;
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dei rifugi alpini.
Tra le tipologie degli “esercizi pubblici”, secondo la normativa vigente, rientrano:
– gli esercizi di ristorazione, per la somministrazione di pasti e di bevande, comprese quelle aventi un contenuto alcoolico superiore al 21% del volume (ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi similari);
– gli esercizi per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcooliche di qualsiasi gradazione, nonché di latte, di dolciumi, compresi i generi di pasticceria e gelateria, e di prodotti di gastronomia (bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari);
– gli esercizi in cui la somministrazione di alimenti e di bevande viene effettuata congiuntamente ad attività di trattenimento e svago, in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari.
Restano, in ogni caso, soggetti all’obbligo di denuncia gli esercenti di vendita all’ingrosso o di gestione di depositi a scopo di vendita.
Le attività di vendita di prodotti alcolici che avvengono nel corso di sagre, fiere, mostre ed eventi similari a carattere temporaneo e di breve durata, atteso il limitato periodo di svolgimento di tali manifestazioni, rimangono non soggette all’obbligo di denuncia fiscale.
Per quanto riguarda i rifugi alpini, è necessario tener presente che la relativa normativa, dapprima contenuta nel Testo organico delle norme sulla disciplina dei rifugi alpini, è stata superata dalla legge n. 217/1983 (legge quadro sul turismo, poi abrogata dalla L. 29 marzo 2001, n. 135, recante “Riforma della legislazione nazionale del turismo”), che classificava i rifugi come “locali idonei ad offrire ospitalità in zone montane di alta quota, fuori dai centri urbani” (art. 6, comma 13, poi abrogato dall’art. 11, comma 6 della L. n. 135/2001, a decorrere dal 5 maggio 2001).
Allo stato attuale, non sussistendo una normativa che disciplini a livello unitario la materia dei rifugi, è necessario far riferimento alle singole leggi regionali, alle quali è stata demandata la determinazione dei criteri per la classificazione delle strutture.
Con la reintroduzione di tale obbligo si possono in concreto verificare diverse situazioni che occorre valutare caso per caso.
MEDIATORE IMMOBILIARE – TERMINI E MODALITÀ DI RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO ALLA PROVVIGIONE – NUOVA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
Il diritto alla provvigione del mediatore immobiliare consegue alla conclusione di un affare in senso economico-giuridico. Tale diritto va, invece, escluso quando tra le parti si sia soltanto costituito un vincolo idoneo a regolare le successive articolazioni del processo formativo dell’affare, come nell’ipotesi in cui si sia stipulato un patto d’opzione.
Lo afferma la Corte di Cassazione.
Innanzitutto viene ricordato il principio secondo cui la provvigione può essere riconosciuta solo in favore del soggetto che sia in possesso dell’iscrizione al Ruolo degli agenti di affari in mediazione, tenuto dalla Camera di Commercio.
La circostanza, poi, che un possibile acquirente venga, per esempio, accompagnato a visitare l’immobile da un soggetto non in possesso dell’iscrizione non appare decisiva, posto che, da un lato, il primo contatto sia avvenuto con l’agente iscritto al predetto Ruolo, e, dall’altro lato, non occorre l’iscrizione all’albo dei mediatori per lo svolgimento di mere funzioni ancillari come quelle che si risolvono nell’accompagnamento del cliente a visionare l’immobile.
Secondo la Corte occorre poi ribadire il principio, già espresso con la precedente sentenza del 9 aprile 2009, n. 8676, per cui “Il diritto alla provvigione consegue non alla conclusione del mediatore del negozio giuridico, ma dell’affare, inteso come qualsiasi operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra le parti, anche se articolatasi in una concatenazione di più atti strumentali, purché diretti nel loro complesso a realizzare un unico interesse economico, anche se con pluralità di soggetti: pertanto, la condizione perché il predetto diritto sorga è l’identità dell’affare proposto con quello concluso, che non è esclusa quando le parti sostituiscano altri a sé nella stipulazione finale, sempre che vi sia continuità tra il soggetto che partecipa alle trattative e quello che ne prende il posto in sede di stipulazione negoziale, e la conclusione dell’affare sia collegabile al contatto determinato dal mediatore tra le parti originarie, che sono tenute al pagamento della provvigione“.
Il diritto del mediatore alla provvigione consegue soltanto alla conclusione dell’affare (art. 1755 c.c.), e quindi non già all’atto della stipula di un accordo a contenuto essenzialmente preparatorio, non idoneo a vincolare ambo le parti né ad assicurare alla parte non inadempiente l’accesso alla tutela di cui all’art.2932 c.c., bensì soltanto a regolamentare il successivo svolgimento del procedimento formativo del contratto definitivo programmato.
Va di conseguenza affermato un altro principio, già espresso dalla stessa Cassazione con la Sentenza n. 4628 del 6 marzo 2015: “Al fine di riconoscere al mediatore il diritto alla provvigione, l’affare deve ritenersi concluso quando, tra le parti poste in relazione dal mediatore medesimo, si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per la esecuzione specifica del negozio, nelle forme di cui all’art. 2932 c. c., ovvero per il risarcimento del danno derivante dal mancato conseguimento del risultato utile del negozio programmato. Va invece escluso il diritto alla provvigione qualora tra le parti non sia stato concluso un “affare” in senso economico-giuridico, ma si sia soltanto costituito un vincolo idoneo a regolare le successive articolazioni del procedimento formativo dell’affare, come nel caso in cui sia stato stipulato un patto di opzione, idoneo a vincolare una parte soltanto….”. In altri termini, il momento costitutivo del diritto del mediatore alla provvigione va individuato nel momento in cui viene sottoscritto, alternativamente, il contratto definitivo ovvero un contratto preliminare che consenta alla parte non inadempiente di ricorrere alla tutela in forma specifica ex art. 2932 c.c., e quindi che possa essere ritenuto “atto conclusivo dell’affare“.
SPID PER USO PROFESSIONALE – NUOVE PROSPETTIVE E FUNZIONALITÀ PER LO SPID
A partire dal 1° dicembre 2019, i gestori delle identità digitali (identity provider) dovranno essere in grado di rilasciare identità digitali SPID con l’aggiunta di un attributo che permetta di provare l’appartenenza di una persona fisica all’organizzazione di riferimento e/o la sua qualità di professionista.
Fino al 30 novembre 2019, infatti, SPID poteva essere utilizzato solo per l’identificazione online delle persone fisiche, senza nessun tipo di qualificazione, restringendo fortemente la platea dei soggetti che potevano fruire dei servizi online mediante identificazione con SPID e limitando, dunque, l’offerta.
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) diventa uno strumento che consente alle pubbliche amministrazioni e ai privati di verificare l’appartenenza di una persona fisica ad un’organizzazione e la sua qualità di professionista.
Le linee guida aprono la strada a nuovi servizi online, superando gli ostacoli all’uso della propria identità digitale per scopi lavorativi.
Le indicazioni contenute nel regolamento individuano le modalità che gli Identity Provider devono seguire per il rilascio delle identità per uso professionale, consentendo di veicolare attraverso SPID, oltre ai dati della persona fisica, anche i dati dell’organizzazione di appartenenza per la quale si sta agendo su un servizio reso disponibile da un service provider.
Il rilascio dello SPID per uso professionale sarà subordinato alla verifica, effettuata dal gestore, sull’identità personale della persona fisica richiedente.
Le linee guida AgID pubblicate il 6 novembre 2019 stabiliscono infatti che, ai fini del rilascio dello SPID ad uso professionale per la persona giuridica il gestore dell’identità dovrà:
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verificare l’identità personale della persona fisica richiedente;
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verificare che il richiedente abbia titolo per richiedere l’identità digitale per la persona giuridica.
Per capire l’utilità dell’introduzione di SPID per uso professionale, bisogna analizzare qualche numero:.
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5.255.300, sono le identità SPID erogate al 26 novembre 2019 (erano 3.406.153 a gennaio 2019, una crescita del 50%);
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9 gli Identity Provider che forniscono i servizi di identità digitale;
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4104 le Pubbliche Amministrazioni che consentono l’accesso ai servizi online anche attraverso SPID (con una previsione di 10.000 per il 2020);
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1 fornitore di servizi privati.
Appare lampante che a fronte di un numero di identità rilasciate in crescita, sono ancora troppo poche le Pubbliche Amministrazioni che consentono l’accesso ai loro servizi online con SPID e soprattutto esiste soltanto un fornitore di servizi privati accessibili tramite SPID.
Dare la possibilità agli appartenenti a persone giuridiche (pubbliche e private) e ai professionisti di identificarsi attraverso SPID consentirà di incrementare il numero di fornitori di servizi (pubblici e privati)?
Molto dipenderà dalla capacità di coinvolgere utenti e fornitori di servizi e nel dissipare i dubbi sull’utilizzo di SPID quale unico sistema di identità digitale per l’accesso ai servizi online, siano essi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni o dai privati.
BONUS CULTURA 2019 – PARERE E OSSERVAZIONI DEL GARANTE PRIVACY SULLO SCHEMA DI DECRETO
Si del Garante per la protezione dei dati personali su uno schema di decreto in tema di criteri e modalità di attribuzione e di utilizzo della carta elettronica per i diciottenni.
Con Parere del 14 novembre 2019 (Reg. provvedimenti n. 207), il Garante privacy ha espresso il proprio via libera al regolamento che disciplina il cosiddetto “Bonus Cultura” per i ragazzi che compiono 18 anni nel 2019.
Nel complesso, lo schema di decreto, predisposto dal Ministero per i Beni Culturali, conferma i contenuti e le modalità già stabiliti per l’erogazione del beneficio negli anni passati. In particolare, è previsto che la “Carta elettronica”, del valore di 500 euro, venga realizzata in forma di app e sia utilizzabile da tutti i diciottenni residenti nel territorio nazionale, compresi quelli in possesso, ove previsto, di un permesso di soggiorno valido.
I ragazzi dovranno registrarsi all’indirizzo http://www.18app.italia.it con le proprie credenziali SPOID. Attraverso la Carta il diciottenne potrà generare, sulla piattaforma “18app”, voucher di spesa, individuali e nominativi, per l’acquisto di libri, corsi di lingua, biglietti per musei, cinema, teatri. I voucher saranno accettati dalle strutture e dagli esercizi commerciali registrati nella medesima piattaforma.
Dopo l’emissione delle fatture elettroniche CONSAP spa provvederà, previo riscontro, alla loro liquidazione.
Nel dare il via libera al regolamento, l’Autorità ha espresso alcune osservazioni per rendere le disposizioni pienamente conformi alla normativa europea e nazionale sulla protezione dei dati.
La novità, introdotta dallo schema di regolamento, prevede che, ad ogni transazione, sia acquisito e memorizzato l’indirizzo e-mail indicato dal diciottenne al momento della creazione dell’identità digitale tramite SPID. Poiché la specifica finalità di SPID è quella di consentire la verifica dell’identità dell’utente, l’Autorità suggerisce al Ministero per i beni culturali di valutare se non sia preferibile permettere al ragazzo, considerata la diversa finalità, di indicare un altro indirizzo e-mail per ricevere le comunicazioni relative alla carta elettronica.
A parere del Garante, sarebbe opportuno, inoltre, adeguare lo schema al nuovo quadro giuridico europeo, prevedendo che il Ministero provveda, ai sensi della normativa sulla privacy, a definire gli obblighi e le responsabilità reciproche tra l’Amministrazione e i soggetti coinvolti (SOGEI e CONSAP).
Per quanto riguarda, infine, l’articolo del regolamento relativo al trattamento dei dati che demanda al Ministero la disciplina delle modalità e dei tempi della gestione e conservazione dei dati personali, il Garante resta in attesa di ricevere gli schemi dei provvedimenti attuativi sui quali esprimere il proprio parere di competenza.
TESSERAMENTO 2019 – AVVISO AGLI ASSOCIATI
Si avvisano i Signori soci che, presso gli uffici Confartigianato di Cosenza, Castrovillari, Amantea e Corigliano Rossano, è possibile ritirare la tessera per l’anno 2019, unitamente all’attivazione di ConfApp, l’applicazione per smartphone di Confartigianato Imprese, con tutte le notizie, settore per settore, di carattere nazionale, regionale e provinciale; in quest’ultimo caso, quelle pubblicate quotidianamente da Confartigianato Cosenza.
CONFAPP, L’APPLICAZIONE DI CONFARTIGIANATO COSENZA DISPONIBILE PER IOS E ANDROID
Semplice, intuitiva e ad alto tasso d’innovazione. È ConfApp, l’applicazione per dispositivi mobili di Confartigianato Cosenza, con le notizie, gli eventi, le informazioni tecniche e le opportunità riservate agli imprenditori associati. Tutto il mondo della piccola e media impresa sempre a portata di mano ed estremamente semplice da utilizzare.
Una volta scaricata l’app, si viene profilati secondo la propria attività. Questa selezione consente all’applicazione di fornire le informazioni più utili all’associato, con riferimento al settore di appartenenza, garantendo, attraverso il proprio smartphone, tutte le informazioni occorrenti per essere sempre aggiornati.
Per l’installazione della suddetta applicazione, basterà contattare gli uffici dell’Associazione, che seguiranno l’associato in ogni passaggio.
A quel punto, l’imprenditore potrà avere le informazioni del proprio settore e della propria Associazione, con le notizie, gli eventi e gli appuntamenti che più lo interessano, potendo accedere, inoltre, al servizio settimanale del TG ONLINE di Confartigianato.
Un ulteriore passo di Confartigianato Cosenza, quindi, verso un futuro sempre più tecnologico ed innovativo al servizio delle imprese, fatto di personalizzazione delle informazioni e di servizi offerti agli imprenditori.
Per informazioni contattare il n. 0984/73955.