CONAI: WEBINAR SULLE NOVITA’ DELLA GUIDA 2024
Il 18 gennaio prossimo, dalle ore 11.30 alle 13.00, si terrà il consueto webinar informativo dedicato alle aziende associate.
Nella prima parte dell’incontro saranno illustrate sinteticamente tutte le novità della Guida Conai 2024, di imminente pubblicazione; nella seconda parte saranno approfonditi alcuni aspetti tecnici delle nuove procedure introdotte, con possibilità di formulare domande sui temi illustrati.
L’incontro si svolgerà esclusivamente da remoto.
Per ricevere il link con le istruzioni per il collegamento inviare una mail al seguente indirizzo: promozione@confartigianatocosenza.it.
CREDITO – Il 16 gennaio Confartigianato fa il punto sulla riforma del Fondo di garanzia per le Pmi
Le novità normative sull’attività del Fondo di garanzia per le Pmi sono al centro di un seminario di approfondimento riservato al Sistema Confartigianato e trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube confederale, martedì 16 gennaio alle ore 15.
All’iniziativa interverrà il Sottosegretario al Ministero delle imprese e del Made in Italy, con delega al Fondo, Massimo Bitonci. La riforma prevede molteplici aspetti fortemente sollecitati da Confartigianato, tra cui la gratuità per le micro imprese, la complementarietà tra garanzia pubblica e privata, la presenza di rappresentanti confederali nel Comitato di indirizzo del Fondo.
Ai lavori, aperti dal Segretario Generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli e moderati da Emanuele Cecala, responsabile credito e finanza di Confartigianato, Le conclusioni sono affidate a Bruno Panieri, direttore politiche economiche di Confartigianato.
CAAF – Aggiornamento ISEE 2024: Caaf Confartigianato guida i cittadini tra le nuove regole
Con la scadenza del 31 dicembre, tutte le certificazioni ISEE rilasciate nel corso del 2023 hanno perso la loro validità. In risposta, gli operatori territoriali del Caaf Confartigianato si sono attivati fin dai primi giorni di gennaio per elaborare e inviare le Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) dei cittadini, al fine di garantire la continuità delle agevolazioni e dei diritti ai quali hanno diritto. La cessazione di validità delle ISEE già rilasciate nel 2023, riguarda non solo l’ISEE ordinario ma anche di tutti gli altri indicatori ad esso collegati e, quindi, l’ISEE per minori, quello per l’università (ISEU), per le prestazioni socio/sanitarie e finanche l’ISEE corrente.
A partire dal 1° gennaio le nuove ISEE 2024 dovranno fare riferimento alla situazione reddituale del 2022 e a quella patrimoniale (mobiliare ed immobiliare) esistente al 31 dicembre 2022. E’ importante ricordare che coloro che stanno percependo prestazioni assistenziali o agevolazioni economiche vincolate all’ISEE devono ricordarsi di aggiornare questo indicatore per il 2024 presentando una nuova DSU, al fine di poter continuare a percepire il beneficio. Nel 2024 i CAF saranno impegnati anche nella gestione delle domande, da trasmettere all’INPS, per l’ottenimento dell’assegno di inclusione, introdotto dal D.L. nr. 48/2023. Quest’ultimo, a differenza del reddito di cittadinanza, richiede non solo la presentazione di una domanda, ma anche l’adesione a percorsi personalizzati che potrebbero includere, oltre alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD) sempre necessario, il Patto di Inclusione Sociale (PaIS) e/o il Patto di Servizio Personalizzato (PSP), e la conferma della situazione del nucleo familiare.
La circolare INPS nr. 105 del 16 dicembre 2023 ribadisce che la presenza dell’Attestazione dell’ISEE in corso di validità è la condizione richiesta al momento della compilazione della domanda di accesso al beneficio. Ai fini del riconoscimento dell’ADI, infatti, l’articolo 2, comma 2, lettera b), nr. 2) del D.L. nr. 48/2023 prevede il possesso di un indicatore di situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità.
Sotto il profilo delle tempistiche, viene stabilito che, in sede di prima applicazione:
per le domande ADI presentate fino al mese di febbraio 2024, in assenza di un ISEE in corso di validità, la verifica dei requisiti ai fini della erogazione nei mesi di gennaio e febbraio 2024, ove ricorrano le condizioni, è realizzata sulla base dell’ISEE vigente al 31 dicembre 2023;
per l’erogazione del beneficio nei mesi successivi è necessario avere un ISEE in corso di validità.
Per coloro ai quali spetta, invece, l’Assegno Unico Universale per i figli, l’aggiornamento dell’ISEE va fatto entro il 28 febbraio per percepire l’importo esatto già da marzo, o entro il 30 giugno per avere gli eventuali arretrati spettanti da marzo in poi. Coloro che ritengono più favorevole una ISEE che faccia riferimento ad una situazione reddituale più recente (ultimi dodici mesi) possono chiedere l’Attestazione dell’ISEE corrente che, a partire dal mese di aprile, può coinvolgere anche il patrimonio da riferirsi al 31 dicembre 2023 anziché al 2022.
E’ importante prendere sempre visione della documentazione necessaria per l’individuazione dei dati corretti da far calcolare nell’ISEE poiché, essendo la maggior parte di essi autocertificati dal dichiarante nella DSU, in caso errore, il cittadino potrebbe essere perseguito per false dichiarazioni.
Per info e assistenza telefonare al numero unico provinciale 0984/73955 oppure recarsi presso gli uffici di Confartigianato Imprese Cosenza siti in viale degli Alimena n. 57/59.
STUDI – Le prospettive 2024 nei territori. Granelli: “Più investimenti per sostenere i segnali di ripresa nel Mezzogiorno”
Le più recenti stime proposte dallo Svimez evidenziano una crescita del PIL nel 2024 dello 0,7%, in linea con quello rilevato nel 2023. La crescita presenta caratteri omogenei per macroaree, con il Centro-Nord a +0,7% e il Mezzogiorno a +0,6%. Per quest’anno è previsto un maggiore dinamismo della crescita in Emilia Romagna (+1,1%), Lombardia (+1,0%) e Abruzzo (+0,9%). Nel 2024 il Mezzogiorno segna una crescita superiore di 0,2 punti a quella del 2023, mentre il Centro Nord segna una minore crescita di 0,1 punti.
Una analisi delle tendenze delle economie territoriali è proposta nel report ‘Le prospettive di inizio 2024 nei territori, tra incertezze e ripresa del lavoro. Evidenze regionali’.
Rispetto al 2019, anno pre-pandemia, nel 2024 il PIL è superiore del 3,7% grazie al traino di entrambe le aree, infatti per il Centro-Nord si osserva una crescita del 3,8% e per il Mezzogiorno del 3,2%. Nel 2024 in tutte le regioni, Umbria esclusa, il PIL raggiunge o supera il livello pre-pandemia, con una dinamica più rilevante per Lombardia (+6,7%), Puglia (+6,2%), Emilia Romagna (+5,8%), Trentino-Alto Adige (+4,6%), Friuli-Venezia Giulia (+4,4%), Veneto (+4,3%) e Basilicata (+3,8%).
Il dinamismo del Mezzogiorno – L’analisi dei conti territoriali relativi all’anno 2022 pubblicati dall’Istat nelle ultime settimane certifica la buona performance post-pandemia dell’economia del Mezzogiorno, che tra il 2019 e il 2022 presenta una crescita del PIL pro capite, a prezzi costanti, del 4,0%, in linea con quella del Nord, e superiore di 0,8 punti al +3,2% del Centro Nord, su cui pesa il minore recupero registrato nel Centro (+0,9%). Bisogna tornare al 2007 per ritrovare una crescita triennale del PIL per abitante nel Mezzogiorno superiore a quella del Centro Nord.
In tre regioni meridionali il PIL pro capite nel triennio in esame cresce più di quello della Lombardia: in Puglia sale del 6,5%, in Basilicata del 6,0%, in Molise del 5,5%, mentre in Lombardia sale del 5,1
Uno spunto positivo per il Mezzogiorno anche nel mercato del lavoro: nel 2023 (ultimi dodici mesi a settembre) gli occupati nel Mezzogiorno nel crescono del 2,8% su base tendenziale, un ritmo che risulta di 1,2 punti superiore a quello del Centro Nord (+1,6%): un differenziale di crescita così alto non si trovava dall’inizio del 2016. Tra le maggiori regioni per numero di occupati, si osservano aumenti più marcati e superiori alla media nazionale prevalentemente in regioni del Mezzogiorno: in Sicilia l’occupazione sale del 3,9%, in Puglia del 3,7%, in Veneto del 3,0% e in Campania del 2,5%.
Secondo il Presidente di Confartigianato Marco Granelli “sul fronte delle politiche economiche, il rafforzamento degli investimenti pubblici in infrastrutture e gli interventi in grado di rafforzare il sistema delle imprese del Mezzogiorno, utilizzando in modo virtuoso le risorse del PNRR e dei Fondi strutturali, sono alla base del recupero del divario tra Nord e Sud del Paese”.
SUPERBONUS – Confartigianato: “Bene impegno Governo, ma chiarire punti determinanti”
“Riconosciamo l’impegno del Governo per affrontare la fase conclusiva dell’applicazione del superbonus 110%, ma rimangono da chiarire aspetti fondamentali per offrire risposte certe a cittadini e imprenditori”.
E’ il commento espresso dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli sul provvedimento che – sottolinea – “contiene la volontà di ridurre il possibile contenzioso legato ai ritardi nel completamento dei lavori. Tuttavia, ci auguriamo che nel testo definitivo del decreto legge vengano sciolti alcuni nodi che rischiano di creare ulteriori complicazioni applicative in una disciplina già tanto complessa. Mi riferisco all’esatta perimetrazione delle spese asseverate al 31 dicembre 2023 (sulla base dell’ultimo SAL o in relazione ad altri meccanismi di “asseverazione”?), e alla disciplina della cessione del credito”.
Secondo il Presidente di Confartigianato “una cosa è certa: il superbonus 110%, nato con tante buone intenzioni, continua a generare complicazioni. Sarebbe stato molto più semplice mettere un punto fermo di chiusura tra due/tre mesi, consentendo di completare i lavori nelle situazioni effettivamente prossime alla conclusione e sostenibili rispetto agli obiettivi di riqualificazione del patrimonio immobiliare”.