Per info e assistenza telefonare al numero unico provinciale: 0984/73955.
REGISTRO DEI TITOLARI EFFETTIVI
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 236 del 9 Ottobre 2023 il Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che attesta l’operatività dei sistemi di comunicazione del Titolare Effettivo, come stabilito dal decreto interministeriale 11 marzo 2022 n. 55.
Entro 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento, i soggetti interessati – imprese con personalità giuridica, persone giuridiche private, trust e istituti similari – già costituiti alla data del 9 ottobre 2023, dovranno inviare la comunicazione al Registro delle Imprese della Camera di commercio competente per territorio.
Il termine entro il quale eseguire l’adempimento è l’11 dicembre 2023.
Sono obbligati all’adempimento gli amministratori di società di capitali, i fondatori, i rappresentanti e gli amministratori delle persone giuridiche private e i fiduciari dei trust e dei mandati fiduciari, utilizzando i criteri generali previsti dall’art. 20, commi 2, 3 e 5 del d.lgs. 231/2007.
La comunicazione deve avvenire solo per via telematica.
Non è prevista la possibilità di delegare l’adempimento a un professionista, in relazione alla firma della comunicazione, in quanto la stessa è resa mediante dichiarazione sostitutiva ai sensi degli articoli 46, 47 e 76 del DPR 445/2000.
Le imprese, le persone giuridiche private, i trust e gli istituti affini, costituiti successivamente alla data del 9 ottobre 2023, provvederanno alla comunicazione del titolare effettivo entro 30 gg dall’iscrizione nei rispettivi registri (nel caso di imprese e persone giuridiche private), o dalla data di costituzione (nel caso di trust e di mandati fiduciari).
Il mancato adempimento degli obblighi di comunicazione sulla titolarità effettiva nei termini sopra indicati comporterà l’applicazione della sanzione prevista dall’art. 2630 c.c..
Per info e assistenza telefonare al numero unico provinciale 098473955.
EXPORT: Collective Chicago settore abbigliamento e accessori uomo total look – Chicago 3-6 febbraio 2024
Confartigianato e ICE organizzano presso la fiera Chicago Collective 2024, la fieradedicata all’abbigliamento e accessori total look per l’uomo.
The Chicago Collective, che si svolge due volte l’anno, in febbraio e in agosto, è diventata, negli anni, la fiera del settore moda uomo più importante per il mercato americano.
È dedicata all’abbigliamento maschile, alle calzature e agli accessori, di stile classico e contemporary.
L’ultima edizione, che si è tenuta ad agosto 2023, ha visto la presenza di 1.648 dettaglianti e 429 espositori (di cui 62 italiani).
La partecipazione alla fiera prevede un contributo da parte dell’azienda ammessa di € 1.980,00 + IVA, comprendente: 1 modulo di circa 9 mq. allestito e arredato; campagna di comunicazione, anche tramite media digitali e social; attività di animazione presso il Padiglione Italia; servizi in presenza durante la manifestazione, quali centro registrazione visitatori e servizi ICE, e assistenza commerciale e tecnica in fiera.
Sono ammesse a partecipare esclusivamente collezioni etichettate “Made in Italy”. A tal proposito, l’Agenzia ICE potrà effettuare controlli a campione negli stand.
Le domande saranno accolte secondo l’ordine cronologico di arrivo entro il 23/10/2023 e fino a esaurimento disponibilità. La partecipazione all’iniziativa è soggetta alla selezione da parte dell’Ente Fiera.
Per info e assistenza telefonare al numero unico provinciale 098473955.
FOOD: Progetto Store Artigiano in Lombardia
Confartigianato Imprese Calabria, su sollecitazione dei propri associati, intende promuovere la creazione di un store fisico per la promozione e vendita di prodotti agroalimentari artigiani in Lombardia, nel quale ciascuna impresa aderente potrà promuovere e vendere i propri prodotti ed organizzare degustazioni ed eventi.
Dunque, uno spazio fisico comune che sarà allestito e gestito dalle imprese attraverso una comune e condivisa organizzazione.
L’idea è quella di raccogliere la più ampia partecipazione al fine di poter condividere con partner istituzionali la medesima atteso l’investimento iniziale richiesto.
Le aziende interessate alla condivisione dell’iniziativa nei termini di cui in premessa, fermo restando che la definitiva adesione avverrà con la formale condivisione del progetto di sviluppo, che sarà redatto dall’organizzazione e sottoposto all’approvazione degli aderenti, devono richiedere la scheda di adesione al numero unico provinciale: 0984/73955.
Ministero delle Imprese e del Made in Italy: Patto anti-inflazione
Il 28 settembre Confartigianato ha aderito al patto anti-inflazione promosso dal Governo.
Lo abbiamo firmato, convinti di dover fare la nostra parte in quello spirito solidale di comunità che sempre vede protagoniste le imprese a valore artigiano.
Con il patto, nel trimestre ottobre-dicembre ci siamo impegnati a fare in modo che le aziende artigiane possano offrire ai consumatori finali un paniere di prodotti e servizi, tra quelli compresi nel cosiddetto carrello della spesa e più in generale nel paniere Istat, a prezzi bloccati e a realizzare iniziative commerciali che agevolino la spesa delle famiglie
È una libera scelta: gli imprenditori che decidono di aderire possono presentare la richiesta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy secondo le indicazioni reperibili sul sito del Ministero ( https://www.mimit.gov.it/it/anti-inflazione/campagna ) che invierà loro il logo identificativo dell’iniziativa da esporre al pubblico e inserirà l’azienda negli elenchi pubblicati dal Ministero stesso.
Gli esercizi e le aziende che aderiscono all’iniziativa saranno riconoscibili tramite l’esposizione di questo logo, che potrà essere utilizzato in tutti i canali di comunicazione al pubblico.
Per noi artigiani e micro e piccole imprese si tratta di confermare l’impegno nel contenimento dei prezzi che, nell’ultimo anno, si è manifestato con un trend inferiore all’inflazione in Italia e in Europa.
Ma soprattutto, potremo dimostrare che, pur nelle difficoltà di questa fase congiunturale, siamo sempre in prima fila quando si tratta di dare una mano al Paese.
E, nella cornice del patto e delle linee guida dettate dal Ministero, potremo anche cogliere un’importante occasione per valorizzare presso i consumatori la qualità al giusto prezzo dei nostri prodotti, uniche ed autentiche espressioni del made in Italy.
A questo impegno si affianca la richiesta di Confartigianato al Governo di affrontare i problemi che influiscono sui costi di produzione delle imprese e sulla formazione dei prezzi. Il nostro obiettivo consiste nell’accrescere la competitività e l’efficienza delle aziende, aumentare la semplificazione dei processi produttivi e distributivi e incrementare la concorrenza, affinché possano prodursi ricadute positive sulle imprese e sui cittadini/consumatori.
FISCALE: ALERT DEL FISCO DALL’INCROCIO FRA L’AMMONTARE GIORNALIERO DEGLI INCASSI TRAMITE POS E QUELLO DI SCONTRINI, RICEVUTE E FATTURE EMESSE
Successivamente alla pubblicazione del Decreto-Legge n. 131/2023, c.d. “Decreto Energia” che prevede la regolarizzazione della mancata certificazione dei corrispettivi telematici avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso (art. 13 del D. Lgs. n. 472/1997), l’Agenzia delle entrate ha emanato il provvedimento (prot. n. 352652/2023) del 3 ottobre 2023, riguardante l’invio di comunicazioni ai soggetti titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra l’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate con strumenti di pagamento elettronico e l’ammontare complessivo delle operazioni certificate mediante fatture elettroniche e corrispettivi telematici.
In particolare, con il provvedimento sopra citato sono dettate le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni derivanti dal confronto mensile tra i pagamenti elettronici e le fatture elettroniche emesse e\o i corrispettivi telematici trasmessi dal contribuente. L’elenco dei contribuenti destinatari delle comunicazioni di cui al presente provvedimento è costituito da coloro per i quali risulta che l’ammontare dei pagamenti elettronici mensili è superiore all’ammontare complessivo delle transazioni economiche certificate dalle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici trasmessi nello stesso periodo.
A tal fine l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti soggetti passivi IVA che presentano potenziali anomalie le informazioni al fine di consentire ai contribuenti di poter fornire elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti in grado di giustificare la presunta anomalia o di porre rimedio agli eventuali errori od omissioni, mediante l’istituto del ravvedimento operoso.
I contribuenti che hanno avuto conoscenza degli elementi e delle informazioni resi dall’Agenzia delle entrate possono regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi secondo le modalità previste dall’articolo 13, n. 472/1997 (ravvedimento operoso), beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse, così come previsto dalla disposizione normativa citata.
L’Agenzia delle entrate segnala la possibilità di regolarizzare le violazioni commesse disposta dall’articolo 4 del D.L. n. 131/2023. Al riguardo ricorda che il ricorso al ravvedimento operoso è possibile a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza, salvo:
la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento, nonché il ricevimento di comunicazioni di irregolarità di cui agli articoli 36-bis, D.P.R. n. 600/1973 e 54-bis, D.P.R. n. 633/1972 e degli esiti del controllo formale di cui all’articolo 36-ter, D.P.R. n. 600/1973.
L’Agenzia segnala altresì che in caso di consegna di un processo verbale di constatazione (PVC) riferito a violazioni che rientrano tra quelle indicate nell’articolo 6, commi 2-bis – limitatamente all’ipotesi di omessa memorizzazione ovvero di memorizzazione con dati incompleti o non veritieri – e 3, o nell’articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, non è ordinariamente possibile utilizzare il ravvedimento operoso rispetto alle violazioni constatate. Tuttavia, in base al disposto dell’art. 4, D.L. n. 131/2023 citato, i contribuenti che, dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2023, hanno commesso una o più violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi – di cui all’articolo 6, commi 2-bis e 3, del D. Lgs. n. 471/1997 – possono avvalersi del ravvedimento anche se le predette violazioni sono state già constatate non oltre la data del 31 ottobre 2023 e sempreché le stesse non siano state già contestate alla data del perfezionamento del ravvedimento. Per avvalersi della norma da ultimo menzionata, il ravvedimento operoso deve essere perfezionato entro la data del 15 dicembre 2023.
L’Agenzia infine evidenzia che le violazioni sanate attraverso il ravvedimento operoso non rilevano ai fini del computo per l’irrogazione della sanzione accessoria che prevede, qualora siano state contestate nel corso di un quinquennio quattro violazioni dell’obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale compiute in giorni diversi, è disposta la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività ovvero dell’esercizio dell’attività medesima per un periodo da tre giorni a un mese.