ll Ministro per le Imprese e per il Made in Italy Adolfo Urso è intervenuto il 5 novembre al convegno ‘Edilizia: Mercato, Investimenti, Nuove sfide‘ organizzato a Padova da Confartigianato, ANAEPA e Confartigianato Imprese Veneto.
L’evento, i cui lavori sono stati condotti da Bruno Panieri, direttore Politiche economiche di Confartigianato, ha visto la partecipazione del Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli, di Stefano Crestini Presidente ANAEPA – Confartigianato, di Paola Fabbri – Ministero dell’Economia e Finanze – Dipartimento del Tesoro, del Presidente Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto e di Giovanni Lovato – Delegato Confartigianato Imprese Veneto e Vicepresidente ANAEPA, di Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato.
“Il Consiglio dei ministri di ieri – ha sottolinea il Ministro – ha affrontato da subito il problema principale che abbiamo sul tavolo impegnando ben 32 miliardi di euro (sino al 2023) per far fronte al caro bollette per famiglie e imprese. Ma non solo. Nell’ottica di arrivare a garantire la piena autosufficienza delle nostre filiere produttive, abbiamo stabilito di aumentare le concessioni per produrre più gas dai nostri giacimenti, maggiori estrazioni che verranno dedicate in gran parte, a prezzo calmierato, alle piccole e medie imprese gasivore come ceramica, vetro e tante altre. La nostra bussola sono le imprese ed il cambio di denominazione del ministero va nella direzione di esplicitarlo. Ed infatti abbiamo istituito sia un comitato interministeriale per il made in italy nel mondo, uno in tema di energia per le imprese da me coordinato e il Difensore Civico, che avrà il potere graduale di intervenire per avocare a sé, nel caso di inadempienze, i poteri autorizzativi per avviare una impresa. Per il settore specifico dell’edilizia, vi ringrazio per il dossier sui dati che certificano l’impatto positivo del 110% sull’economia e l’occupazione che mi avete anticipato e questa innovativa mappatura sugli immobili pubblici inutilizzati in Veneto di cui parlerò quanto prima con il Governatore Luca Zaia. Saranno elementi che utilizzeremo in questa fase in cui è in atto una riflessione su come intervenire sul superbonus con un occhio alle disponibilità e uno alla sostenibilità del comparto. La discussione è aperta e non mancheranno momenti di confronto con le Organizzazioni”.
“Non ci occuperemo solo di energia – ha proseguito Urso – ma guardiamo anche alle materie prime sia sotto l’aspetto dell’approvvigionamento che del prezzo”.
I numeri parlano chiaro: il superbonus 110% assieme e soprattutto grazie alla possibilità di cedere la detrazione a terzi soggetti rispetto al beneficiario iniziale della detrazione, oltre a perseguire il fine nobile di migliorare esteticamente, strutturalmente e in chiave di efficienza energetica gli edifici privati, ha portato l’edilizia italiana al ruolo di “locomotiva d’Europa” grazie ad un aumento di 16 miliardi di euro di valore aggiunto dal 2019 al 2022.
Ora però, dopo il susseguirsi di provvedimenti, Confartigianato, lancia l’allarme: “Serve una proroga del 110% per le unità unifamiliari che arrivi almeno a giugno 2023 e una rimodulazione delle percentuali oggi previste per l’incentivo. Fondamentale è però la salvaguardia del meccanismo della cessione del credito, con ulteriori limature in termini di chiarezza interpretativa della norma ove si parla, appunto, di ruoli e responsabilità. Vanno poi sostenute le imprese nella spesa pianificata per ridurre i consumi energetici o, quantomeno, i costi degli stessi. Si pensi che oggi, l’installazione di un impianto fotovoltaico per un’impresa gode solo del credito d’imposta del 6% del costo sostenuto. Che, tra l’altro, non sarà più riconosciuto agli investimenti fatti dall’anno prossimo”.