“Un segnale di concreta attenzione e un passo significativo per rafforzare e valorizzare le Pmi che rappresentano il 98% del tessuto produttivo italiano”. È il giudizio espresso dai rappresentanti di Confartigianato, in audizione alla Commissione Industria del Senato sul disegno di legge annuale per le piccole e medie imprese.
Il testo, sottolinea, interviene su ambiti cruciali con l’obiettivo di creare un ambiente più favorevole allo sviluppo e alla crescita delle MPMI (micro, piccole e medie imprese).
“Si tratta di un provvedimento che, finalmente, dà attuazione all’articolo 18 della legge 180 del 2011, rimasto finora lettera morta”. E’ tempo di dare programmazione strutturale a imprese che impiegano il 74,7% della forza lavoro italiana, ben sopra la media UE del 64,2% e dei nostri principali concorrenti come Francia e Germania”.
Confartigianato, ha evidenziato che il Ddl risponde a molte delle esigenze ripetutamente indicate. In particolare, sono giudicati positivamente gli interventi volti a favorire le aggregazioni tra imprese, la semplificazione amministrativa, il miglioramento dell’accesso al credito, l’incentivo alla digitalizzazione e il sostegno al trasferimento generazionale delle competenze. È stato inoltre riconosciuto il valore delle misure dedicate alla promozione delle reti d’impresa e alla riforma dei Confidi, strumenti considerati fondamentali per affrontare con maggiore efficacia le sfide poste dalle transizioni ecologica e digitale.
Confartigianato, ha anche ribadito la necessità che il percorso parlamentare possa arricchire ulteriormente il testo. In questo senso, chiede che nel Ddl sia inserita anche la riforma della legge quadro sull’artigianato, che risale al 1985 ed è ormai superata rispetto alla nuova realtà delle imprese. “Le trasformazioni intervenute negli ultimi decenni – osservano – richiedono un adeguamento del quadro normativo per renderlo più funzionale alle esigenze di sviluppo e di competitività delle aziende”.
La Confederazione infine ha sottolineato che il disegno di legge ha tutte le potenzialità per migliorare in modo significativo il contesto operativo delle MPMI, rafforzarne la competitività e consolidarne il ruolo all’interno delle filiere produttive nazionali e internazionali. “Ma ora serve che il Parlamento prosegua l’iter di approvazione affinché questo provvedimento diventi uno strumento concreto ed efficace per la valorizzazione delle Pmi e il rilancio dell’economia italiana”.