MEDIA – ‘Linea Verde Start’ in Calabria: il valore artigiano ha radici antiche ben piantate nel futuro
Rinviata a sabato 17 settembre, alle ore 12 su Rai1, la puntata di Linea Verde Start dedicata alla Calabria. Il programma realizzato in collaborazione con Confartigianato compie una nuova tappa del viaggio nel valore artigiano.
Nella Sila, terra antica dai paesaggi sorprendenti, Federico Quaranta incontra imprenditori che hanno riscoperto e rilanciato secolari tradizioni produttive.
Come la storia tutta al femminile raccontata da Benedetta Linardi che, recuperati i terreni di famiglia, coltiva e lavora una delle materie prime più preziose al mondo: lo zafferano. Una testimonianza di passione per le proprie radici, di sfida imprenditoriale, di rispetto per la propria terra.
Ed è ancora il profondo rapporto con il territorio a caratterizzare l’esperienza d’impresa narrata da Alberto Vitaro, artigiano gelatiere, tornato a vivere e a lavorare in provincia di Cosenza. I suoi gelati sono realizzati utilizzando soltanto materie prime biologiche coltivate a pochi chilometri dal suo laboratorio dove sperimenta anche ‘ricette’ innovative, ma tutte rigorosamente made in Calabria.
L’itinerario di Linea Verde Start prosegue in provincia di Cosenza con un altro imprenditore artigiano innamorato della propria terra, Francesco Pulice, specializzato nella produzione di eccellenze della norcineria calabrese. L’alta qualità delle materie prime, il rispetto della tradizione calabrese sono i punti di forza che caratterizzano questa attività che si tramanda da quattro generazioni.
E’ una storia d’amore per l’artigianato calabrese quella della famiglia Caruso, impegnata nell’arte fabbrile, che si trasmette anch’essa da padre in figlio. Nascono così manufatti tradizionali e creazioni contemporanee, tutti realizzati all’insegna della passione per un mestiere antico e per contribuire allo sviluppo del territorio calabrese.
FORMAZIONE: I CORSI IN PROGRAMMAZIONE NEL MESE DI SETTEMBRE
Settore Alimenti:
Corso di formazione per agente e rappresentante di commercio, obbligatorio ai sensi della legge n. 204/1985 e secondo i criteri fissati dall’articolo 40 della L.R. n. 18/85, per l’iscrizione al relativo Elenco, tenuto presso la Camera di Commercio.
Corso di formazione obbligatorio per l’abilitazione all’esercizio del commercio dei prodotti del settore merceologico alimentare e all’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’art. 41 della L.R. n. 18/85.
Corso di formazione obbligatorio per responsabili e addetti alla manipolazione degli alimenti la cui obbligatorietà è sancita dal DGR 98/07 e dal Regolamento CE 852/04. Sono tenuti a partecipare tutti gli operatori del settore alimentare, responsabili (titolare o legale rappresentante di società) e i lavoratori delle aziende operanti in tale ambito, addetti alla manipolazione degli alimenti, in quanto tale partecipazione sostituisce il rilascio del libretto sanitario e consente di evitare diffide e sanzioni.
Settore Impianti:
Corso di formazione professionale per il conseguimento del titolo di “Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni”, ovvero la figura preposta alla gestione tecnica dell’azienda di autoriparazione, regolarmente iscritta nel Registro Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane.
In particolare, saranno avviati i seguenti percorsi formativi:
profilo di “Tecnico meccatronico delle Autoriparazioni” – Durata complessiva di 40 ore – “Elettrauto”;
profilo di “Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni” – Durata complessiva 40 ore – “Meccanica motoristica”.
Corso di formazione per la preparazione all’esame per l’ottenimento del Patentino F-GAS, ai sensi del D.P.R. 43/2012, concernente l’attuazione del Regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Lo stesso è obbligatorio per tutti i tecnici che realizzano installazione, manutenzione e riparazione degli impianti contenenti gas refrigeranti fluorurati ad effetto serra.
Corso per Addetto ai Lavori in Quota lavoratori a rischio caduta da altezze superiori a 2 m ai sensi del D.Lgs 81/08 -106/2009 e s.m.i obbligatorio per attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di cadute, da una quota posta ad altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile. L’articolo 77 del D.Lgs 81/2008 impone l’obbligo di formazione ed addestramento pratico sul corretto utilizzo dei DPI di III categoria, compresi i dispositivi di arresto caduta, per tutti lavoratori che ne debbano fare uso.
Settore Sicurezza:
Corso Datori di Lavoro per abilitazione alle mansioni di RSPP ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i.
Aggiornamento Corso Datori di Lavoro per abilitazione alle mansioni di RSPP ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i.
Corso base per lavoratori ai sensi del Dlgs 81/08-106/2009 e s.m.i.
Aggiornamento Corso base per lavoratori ai sensi del D.Lgs. 81/08/-106/2009 e s.m.i.
Corso per abilitazione alle mansioni di Addetto al Primo Soccorso ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i. e DM 388/03e s.m.i.
Aggiornamento Corso per abilitazione alle mansioni di Addetto al Primo Soccorso ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i. e DM 388/03e s.m.i.
Corso per abilitazione alla mansione di Addetto Antincendio ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i
Aggiornamento Corso per abilitazione alla mansione di Addetto Antincendio ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i
Corso per abilitazione alle mansioni di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i
Aggiornamento Corso per abilitazione alle mansioni di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08-106/2009 e s.m.i
Si sottolinea l’opportunità di una sollecita adesione, considerato l’imminente avvio delle attività formative.
Per informazioni contattare il numero unico per l’intero territorio provinciale 0984/73955.
MEDIA – Spirito Artigiano esplora i limiti alle libertà, il lifelong learning, i borghi finti
Il valore della libertà e il rischio di perderne pezzi sempre più grandi è il tema che apre la nuova edizione di Spirito Artigiano. Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis, firma un’approfondita analisi sul progressivo arretramento di molti Paesi del mondo sul terreno del rispetto dei diritti civili e delle libertà politiche.
Un fenomeno che, secondo Valerii, deve ‘spingerci a un esercizio di profonda riflessione su ciò che non ha funzionato nel nostro modello di sviluppo degli ultimi trent’anni. A cominciare dall’indebolimento del tessuto relazionale delle comunità locali. Una questione su cui lo “spirito artigiano” ha storicamente dimostrato di poter dare un contributo determinante. Non è più solo un problema di stentata crescita del Pil, bensì di preservazione dei nostri valori fondativi, a cominciare da quello della libertà”.
Il ‘fronte’ degli artigiani registra anche la storia, riportata da Firenze Today, di chi si è dovuto arrendere all’offensiva del Covid e della guerra in Ucraina. E’ accaduto alla storica azienda ‘Bartolucci’ famosa nel mondo per la produzione dei burattini di Pinocchio e di altre creazioni in legno. E’ stata costretta a chiudere i battenti a causa della crisi del mercato, legato soprattutto ai turisti italiani e stranieri, provocata dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina.
Da Firenze ripartono le speranze per i giovani che vogliono fare impresa. Il Corriere della sera riferisce della 28° edizione di Artigianato e Palazzo, in programma nel capoluogo toscano dal 16 al 18 settembre, che ospita il progetto Blogs&Crafts Europe, di cui sono protagonisti 12 artigiani under 35.
E ancora di giovani e della crisi delle nuove generazioni parla un articolo pubblicato sul sito dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Disoccupazione giovanile, parità di genere, Neet, ‘degiovanimento’, povertà educativa e scarse competenze delineano il quadro di una situazione drammatica che mette una seria ipoteca sul futuro dell’Italia.
Italia che è fatta di luoghi bellissimi e senza eguali nel mondo. A cominciare dai ‘borghi’ per i quali è scattata la gara, anche mediatica, a riscoprirli e a valorizzarli. Ma, in un articolo su il Corriere della sera, si mette in guardia sui rischi di questa nuova moda, di questa ‘fiera delle vanità’ dove si vendono prodotti edulcorati e ‘finti’, ignorando la vera natura e le reali esigenze di sviluppo dei tanti paesi e paesini del Belpaese e di chi li abita, imprenditori compresi.
FIERE: BONUS PER LA PARTECIPAZIONE A FIERE INTERNAZIONALI ORGANIZZATE IN ITALIA
Facendo seguito alle precedenti informative, si ricorda che è attiva, dal 9 settembre scorso, la piattaforma per presentare le domande per il “Buono Fiere”, l’incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione delle imprese 34 milioni di euro per sostenere la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia.
La misura prevede un contributo a fondo perduto, nella misura massima di 10 mila euro, pari al 50% delle spese sostenute per l’affitto e l’allestimento degli spazi espositivi, i servizi per le attività promozionali e quelle relative al trasporto, il noleggio di impianti nonché le spese per l’impiego di personale a supporto dell’azienda. Il Buono fiere, che può riguardare la partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche, può essere richiesto una sola volta da ciascun soggetto beneficiario.
Gli eventi rispetto ai quali è possibile beneficiare del contributo sono quelli organizzati nel periodo che va dal 16 luglio (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Aiuti che ha introdotto la misura) sino al 31 dicembre 2022. Per facilitare la presentazione delle domande le imprese possono già collegarsi per la verifica sul possesso dei requisiti tecnici e delle autorizzazioni necessarie in vista dell’invio della domanda di prenotazione del buono dal 9 settembre.
Le domande di agevolazione devono essere presentate dal legale rappresentante dell’impresa esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet del Ministero (https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/buono-fiere), sezione “Buono Fiere”.
Il “Buono Fiere” verrà riconosciuto in considerazione dell’ordine temporale di presentazione delle domande e tenuto conto delle risorse stanziate per la misura.
L’ufficio Bandi e Finanziamenti di Confartigianato Imprese Cosenza è a disposizione al numero unico provinciale: 098473955.
MEDIA – Granelli su La Stampa e Il Foglio: “Bollette insostenibili mettono a rischio imprese e lavoratori”
Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, con due interviste pubblicate su Lastampa.it e su Il Foglio, lancia l’ennesimo allarme sul caro-energia e sulle gravi conseguenze per le piccole imprese che nell’ultimo anno hanno subito rincari delle bollette elettriche per complessivi 21,1 miliardi.
La folle corsa dei prezzi di gas ed elettricità non ammette esitazioni. Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli lo dice chiaro e tondo nelle dichiarazioni a Il Foglio: “Rischiamo un’ecatombe di imprese. Servono interventi immediati ma anche altrettanto rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell’energia sotto controllo e scongiurare una crisi senza precedenti”.
Tra i settori più a rischio, spiega Granelli nell’intervista su Lastampa.it ci sono 29mila aziende con 462mila addetti del manifatturiero energy intensive: dalle lavorazioni del vetro, alla ceramica, al cemento, alla carta, all’alimentare.
Nell’ultimo anno, secondo Confartigianato, le bollette elettriche degli artigiani e dei piccoli imprenditori sono aumentate di 21,1 miliardi. Una cifra pesante come un macigno sul futuro delle aziende che, oltre a pagare le conseguenze della guerra in Ucraina, subiscono le fragilità della nostra politica energetica. Dietro l’allarme lanciato nei giorni scorsi da Confartigianato sulla batosta dei rincari energetici per le imprese ci sono, infatti, le aspettative per riforme strutturali invocate da anni e mai realizzate, i ritardi e le politiche contraddittorie nella gestione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, i ripetuti rinvii nell’affrontare il nodo della tassazione in bolletta.
Oggi, la folle corsa dei prezzi di gas ed elettricità non ammette esitazioni. Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli lo dice chiaro e tondo: “Rischiamo un’ecatombe di imprese. Servono interventi immediati ma anche altrettanto rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell’energia sotto controllo e scongiurare una crisi senza precedenti”.
Ma le misure d’emergenza non bastano. Come non bastano più le promesse, gli annunci, gli impegni mai realizzati.
Per Granelli “occorre muoversi subito sulla lunga distanza”.
Come dire che la nostra politica energetica va costruita ex novo. Innanzitutto, dice il numero uno di Confartigianato, “con investimenti nelle energie rinnovabili e nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento e dei fornitori, puntando ad un abbandono progressivo delle energie fossili come indicato dai programmi europei. Vanno poi incentivati il decentramento produttivo e la generazione distribuita per avvicinare le fonti di energia ai punti di consumo. Così come va sostenuta la creazione di Comunità Energetiche e incrementata l’autoproduzione”.
Per Confartigianato, risparmi ed equità potranno essere raggiunti con la riforma della tassazione dell’energia che oggi tocca il 51% della bolletta e che, paradosso tutto italiano, penalizza con maggiori oneri e un assurdo meccanismo di imposizione fiscale e parafiscale proprio le piccole imprese che consumano meno, in barba al principio ‘chi inquina paga’.
In pratica, si tratta di intervenire sulle voci della bolletta, azzerando progressivamente la componente degli oneri generali di sistema che dovrà essere finanziata da altre fonti di gettito. E redistribuendo gli oneri delle bollette a carico delle diverse tipologie di utenti secondo un principio proporzionale all’effettiva entità dei consumi.
Granelli indica poi la necessità di realizzare nuovi rigassificatori, riattivare le piattaforme nazionali di estrazione del gas e sostenere la ricerca in campo energetico, in particolare sull’impiego di idrogeno.